Bilancio 2004 Squadra Mobile Enna

Un solo omicidio nel 2004, quello di Antonino Simonte ad Aidone di competenza dei carabinieri, azioni positive nei confronti dell’ambiente mafioso e malavitoso, costituiscono punti qualificanti dell’attività della squadra Mobile ennese, diretta da Tito Cicero, nel corso di quest’anno.

Un’attività quella delle forze di polizia, coordinate dal questore Giorgio Jacobone, che ha visto le forze di polizia attive in tutti i settori con risultati eccellenti.
A gennaio venivano denunziati 8 paternesi, in trasferta ad Enna per effettuare scavi clandestini; tra questi il pregiudicato Giuseppe Francesco Musumeci di 32 anni ; Salvatore Sinatra, 62 anni; Salvatore Liberatore di 30 anni; Salvatore Emmanuele di 42 anni; Giuseppe Esposito di 48 anni, Nunzio Esposito di 25 anni; Marco Barbaro Viola 23 anni; Vincenzo Antonino Sinatra, 30 anni.
In particolare, gli otto, dopo essere stati sorpresi dai poliziotti nel momento in cui erano intenti a compiere degli scavi in contrada Valle degli Infermi, agro di Enna nelle vicinanze del Comune di Valguarnera, ricadente nel sito d’interesse archeologico sottoposto a tutela della Soprintendenza denominato “Russomanno”, utilizzando anche due metal detector, venivano bloccati ed accompagnati negli uffici della Questura ennese. Nel corso della perquisizione effettuata sono stati rinvenuti e sequestrati monete antiche di epoca medievale; una punta di freccia, un orecchino ed una moneta di epoca greca. Anche gli attrezzi per gli scavi ed i due metal detector sono stati sottoposti a sequestro.

Azione contro la mafia il 4 febbraio con l’operazione “Sgarbo” e con l’arresto di Vincenzo Militello di 52 anni di Regalbuto; Calogero Farruggia di 43 anni, Salvatore e Giuseppe Privitelli di 35 e 28 anni, Antonino Tramontana di 51 anni, accusati di appartenere alla famiglia di Cosa Nostra, responsabili di estorsiono continuata ed aggravata.

Il 13 febbraio veniva, finalmente arrestato, l’ex agente segreto marocchino, Ahamamou Slimane, 46 anni, detto “primula rossa”, autore di furti in appartamento ad Enna, Calascibetta e Villarosa.

A maggio venivano individuati ed arrestati i tre rapinatori dell’agenzia del Banco di Sicilia di Enna bassa, che aveva fruttato un bottino di 100 mila euro. Si tratta di tre palermitani Giovanni Castello, Claudio Marino ed Antonino Di Mauro.

Sequestuati a Leonforte Videopoker, che venivano tenuti in una stanza attigua ad un’agenzia di pompe funebri con il deferimento all’autorità giudiziaria di cinque persone.

Arresti in agosto, in flagranza di reato, il pregiudicato Michelangelo Burrasca e la convivente Maria Cristina Tilaro, mentre, al Belvedere, spacciavano droga.

Ad ottobre veniva eseguite ordinanze di custodia cautelare in carcere per Gaetano Leonardo,53 anni, ritenuto il capo di Cosa Nostra ad Enna, Giuseppe Saitta di 34 anni, Liborio Di Dio, cognato di Gaetano leonardo, di 53 anni, il figlio Angelo di 28 anni e del genero Filippo Speziale di 33 anni, questi ultimi tre collaboratori di giustizia perché coinvolti nel tentato omicidio di Salvatore Privitelli, avvenuto a Pancallo, locali tra Nicosia e Cerami.

Recentemente la squadra antidroga ha bloccato, nei pressi dello svincolo dell’autostrada Filippo Bellomo di 41 anni e Rosangela Cammarata di 32 anni, i quali erano in possesso di droga, probabilmente per spaccio.