Agira, opposizione attacca la maggioranza su estate, festa del patrono e bilancio
Agira - 06/08/2011
Agira. Una giunta comunale fantasma: è questa la definizione coniata dal gruppo di opposizione uniti per Agira e rivolta all’amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Giunta. Nel documento si legge un lungo elenco di motivi a giustificazione di questa definizione. «Siamo quasi a Ferragosto –esordiscono i consiglieri di minoranza -ed ancora non è stato predisposto il bilancio di previsione 2011». Altro capitolo quello della scarsa attenzione alle possibilità offerte dai finanziamenti nazionali e regionali: «Per incapacità di questa amministrazione –continuano nella missiva- i fondi del Pon sicurezza di 500.000,00 euro serviranno per realizzare una struttura sportiva nel Comune di Nissoria mentre Agira è stata tagliata fuori». Le accuse riguardano soprattutto la mancanza di eventi estivi e di finanziamenti a favore della festa del patrono che hanno attirato sugli amministratori i malumori e le critiche di tanti cittadini: «per la prima volta nella storia –scrivono Marchese e compagni- il Comune non parteciperà nemmeno con un euro alla realizzazione della festa estiva di S. Filippo, con ciò offendendo il senso religioso e devozionale di tutta la comunità locale. Inoltre dopo oltre 40 anni durante il periodo estivo non è prevista nessuna attività ricreativa programmata e sostenuta dal Comune».
Altro tema caldo quello della sicurezza nelle scuole: «Non si sta utilizzando il periodo estivo per realizzare alcuni lavori indispensabili negli edifici scolastici»- denuncia la minoranza. Nonostante questa sfilza di denunce l’opposizione nel documento ribadisce la propria disponibilità a collaborare fattivamente all’ approvazione di un bilancio che preveda «tagli e sacrifici». Unica e imprescindibile condizione posta è la rinuncia all’indennità di carica da parte della Giunta Comunale attualmente goduta nella misura massima consentita dalla legge. «Vorremmo ricordare ai nostri amministratori –concludono Giardina, Marrano, Marchese, Minnì, Fascetto e Bertolo- che avere l’onore di rappresentare la sovranità popolare non è un mestiere né un lavoro dipendente, è una missione politica che va assolta con sobrietà e rigore. Oggi la politica deve ritornare alla gratuità di un tempo. E’ necessario che al primo posto si metta Agira e non si pensi ad altro….».
Luca Capuano