Selezione a Troina per i cinque cantieri di lavoro
Troina - 04/01/2011
Troina. Si stanno cercando gli istruttori ed i direttori per i 5 cantieri di lavoro, che sono stati finanziati dalla Regione Siciliana. Per partecipare alla selezione di 5 direttori e 5 istruttori (1 direttore ed 1 istruttore per ogni cantiere), gli interessati devono presentare domanda all’ufficio protocollo del comune di Troina entro le ore 13 di giovedì 13 gennaio. Con la domanda devono essere presentati: curriculum vitae, certificato di iscrizione all’albo provinciale di cantiere di lavoro ed ogni altro documento ritenuto utili ai fini della selezione. I partecipanti alla selezione che risiedono a Troina saranno preferiti rispetto ai partecipanti che risiedono in altri Comuni. L’indennità giornaliera è di euro 55,74 per il direttore e di euro 47.78 per l’istruttore. La durata del rapporto di lavoro dipendente è a tempo determinato, equivalente alla durata del cantiere. Al direttore ed all’istruttore sarà pagato il rateo della tredicesima maturato nei due mesi di lavoro. Queste le opere che saranno realizzate con i 5 cantieri di lavoro: 1) sistemazione e pavimentazione delle vie San Sebastiano, Marchese e Cutore; 2) sistemazione del 1° tratto della strada esterna via Sotto Badia; 3) Sistemazione viali cimitero; 4) sistemazione della via Goffredo Malaterra; 5) sistemazione e canalizzazione delle acque piovane nel tratto della via Napoli Bracconeri compreso tra piazza Cascino e via Barbaro. Chiarimenti ed altre informazioni sui 5 cantieri di lavoro si possono avere chiamando al numero di telefono 0935 937110. Oltre ai 5 direttore ed ai 5 istruttori, nei cinque cantieri di lavoro, un centinaio di operai edili disoccupati troverà un’occupazione per un paio di mesi. Non è molto, ma con i tempi che corrono è meglio di niente. Questi cantieri sono rivolti ai soggetti disoccupati o inoccupati già fruitori del reddito minimo d’inserimento. Quando si ricorre ai cantieri scuola, vuol dire che l’economia di un paese è in uno stato di sofferenza. Dei cantieri scuola si sentì parlare, per la prima volta, nell’immediato secondo dopoguerra, con il “Piano Fanfani per la ricostruzione”. Dopo il boom economico degli anni ‘60, di cantieri scuola non se ne parlò più. Si rispolvera di tanto in tanto questo strumento per intervenire sul mercato del lavoro di ispirazione keynesiana, quando l’economia non tira e cresce il numero dei lavoratori disoccupati, che sono stati licenziati, e delle persone inoccupate, che non hanno avuto ancora un posto di lavoro.
Silvano Privitera