Videopoker nel retrobottega di un’agenzia di pompe funebri

Leonforte. Avevano creato un salone per videopoker nel retrobottega di un’agenzia di onoranze funebri, ma la polizia li denuncia e sequestra 11 macchinette e 200 euro. I cinque denunciati sono F. P. di 52 anni, R. S. anch’egli di 52 anni, A. L. P. di 51 anni, A. M. di 29 anni e F. M. di 28. La loro partita a poker con il morto gli è costata un deferimento all’autorità giudiziaria per gioco d’azzardo, per di più in flagranza di reato. Avrebbero piccoli precedenti per reati contro il patrimonio, pare che due di loro siano anche incensurati. Ad ogni modo non sono state comunicate le loro generalità. La bisca clandestina è stata sequestrata dagli agenti della “Polizia dei giochi e delle scommesse” della squadra mobile delle questure di Enna e Caltanissetta, in collaborazione con i poliziotti del commissariato di Leonforte, che hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nicosia. La perquisizione ha tolto i veli su un sistema ben organizzato e creato ad arte per dissimulare all’esterno l’attività svolta dentro. Da un lato i titolari dell’agenzia tenevano il materiale informativo per i parenti dei defunti e un piccolo studio dove organizzare i servizi funebri, e dall’altro un salone con i videopoker. Le regole del gioco sono semplici: il cliente entra dall’ingresso principale dell’agenzia. Un cenno col capo e gli viene aperta la porta segreta, che dà su un ampio garage dove si gioca con le macchinette. Quando esce deve farlo senza farsi notare. A quanto pare questo business andrebbe avanti da parecchio tempo, anche se gli agenti non hanno appurato da quanto. All’interno si ritrovavano sempre gli stessi tizi. In passato .giocavano nei bar o nelle tabaccherie, ma da qualche tempo le macchinette mangiasoldi sono state messe fuorilegge. C’è voluto un provvedimento ministeriale ad hoc, dopo che la dipendenza da questi apparecchi ha creato non poche tragedie delle disperazione. Ma i videopoker sono diffusissimi a Leonforte. Questo affare, secondo la Dda di Caltanissetta, sarebbe anche tra i moventi di un duplice delitto. Era il ’99 quando i contrasti per l’egemonia nel controllo dei videopoker, secondo il sostituto della direzione distrettuale nissena Roberto Condorelli, portarono le cosche dominanti a dare una “lezione” al giovane emergente Filippo Musica, trucidato a colpi di fucile insieme alla sua amante Elisa Valenti. Per quei fatti sono in corso le udienze del processo a carico del leonfortese Rosario Mauceri.