Villarosa. Presentato libro di Mimmo Riggio
Villarosa - 10/07/2010
Villarosa. “Il mancato sviluppo, l’emigrazione, hanno fatto perdere la sua identità di comunità a Villarosa. Questo ha prevalso su quello che erano le nostre tradizioni, la nostra cultura storicamente consolidata. La conseguenza più grave di tutto ciò è che nel tempo Villarosa è stata geneticamente modificata sia da un punto di vista sociale che culturale. Da qui la necessità dell’amministrazione di far cogliere l’opportunità alla nostra comunità di presentare eventi culturali, come la presentazione di un libro. E’ avvenuto qualche settimana fa con la presentazione di “Villarosa prima dello zolfo” del prof. Luigi Di Franco, accade oggi con il libro di poesie “Niente ossia nulla” del prof. Mimmo Riggio; questo per dire che Villarosa non è solo sottosviluppo e assistenza, ma è anche e continua ad essere territorio in cui nascono, vivono e prosperano energie”. Così il sindaco Gabriele Zaffora, nell’incontro con il poeta Riggio, tenutosi, ieri sera, alla biblioteca comunale organizzato dal Comune. L’incontro culturale, al quale ha preso parte l’editore del libro Salvatore Bonfirraro e un numeroso pubblico, coordinato dal prof. Di Franco, è stato avviato dall’assessore comunale alla cultura Giovanni Turrisi che, nel ringraziare il pubblico presente, ha detto di Riggio: “E’ un nostro concittadino che per sua stessa ammissione si definisce un personaggio strano, con un pizzico di follia ed ecclettico”. “Ringrazio la comunità villarosana che ha voluto dare un tributo al mio autore – ha detto Bonfirraro -. Quando mi è stata presentata l’opera, l’ho letta in una settimana ed ho capito subito che era nobile e di valore”. “Affido la conoscenza di me stesso al libro –ha commentato Riggio-. Chi mi conosce sa che non sono come spesso vengo descritto”. A tracciare le linee interpretative del libro è stato il prof. Di Franco che ha sottolineato come nella sua complessità può essere letto in varie chiavi. Quindi, ha sgombrato subito le difficoltà che si potrebbero cogliere proprio sul titolo del libro. “E’ una poesia –ha evidenziato- che non ha il suo scopo il descrivere, ma intende dare un senso ai segni della realtà della vita”.
Pietro Lisacchi