Precisazioni Assessorato regionale su apertura esercizio di vicinato
Enna-Provincia - 30/04/2010
Enna. A dirimere la controversia tra i Comuni di Troina e di Piazza Armerina da una parte e la Camera di Commercio di Enna sul titolo abilitavo all’apertura di un esercizio di vicinato sia del settore alimentare sia del settore non alimentare, è intervenuto in maniera risolutiva e definitiva l’Assessorato regionale alle attività produttive, con la lettera prot. n. 3.202 del 26 aprile inviata a tutte 20 i Comuni della provincia di Enna. Con questa lettera l’Assessorato regionale alle attività produttive dice, con parole chiare che non lasciano adito a dubbi, che “dal combinato disposto delle circolari assessoriali 11 dicembre 2008, n. 10, e 1° ottobre 2009, n. 3, emanate in conformità all’art. 24 della legge regionale 17 del 2004 ed al Decreto del Presidente della Regione Siciliana del 29 giugno 2005, l’apertura, il trasferimento ed il subingresso di un esercizio di vicinato, sia esso relativo al settore alimentare che al settore non alimentare, sono soggetti “esclusivamente” a semplice comunicazione attività con effetto immediato”. In altre parole, la comunicazione di inizio attività sostituisce a tutti gli effetti l’autorizzazione. Dei 20 Comuni dell’Ennese, quelli Troina e Piazza Armerina, uniformandosi alle disposizioni legislative vigenti in materia di apertura di un negozio commerciale, accettano le comunicazioni di inizio attività. Ma quando chiedono alla Camera di commercio di Enna l’iscrizione all’albo delle imprese, i commercianti troinesi e piazzesi si sentono rispondere che le comunicazioni di inizio attività non valgono e ci vogliono le autorizzazioni comunali. Gli altri 18 Comuni dell’ennese, probabilmente per il quieto vivere, rilasciano queste autorizzazioni. I Comuni di Troina e Piazza Armerina hanno chiesto formalmente all’Assessorato regionale alle attività produttive di pronunciarsi su questa controversia che li contrappone alla Camera di commercio di Enna. Dopo il chiaro pronunciamento dell’Assessorato regionale, anche gli altri 18 Comuni devono adeguarsi accettando le comunicazioni di inizio attività per l’apertura di un negozio di generi alimentari o altri generi non alimentari. Il rilascio di autorizzazioni comunali non hanno più senso. E la Camera di commercio di Enna deve iscrivere all’albo delle imprese il commerciante che lo chiede, presentando solo la comunicazione d’inizio attività con l’attestazione di avvenuto deposito presso il Comune dove svolge l’attività.
Silvano Privitera