Dario Marcolin, lezione all’Università Kore di Enna

Enna – Il Catania Calcio, la sconfitta di Livorno, la situazione psicologica della squadra, l’exploit di Maxi Lopez sono stati gli argomenti più importanti, trattati nel corso di una lezione tenuta da Dario Marcolin, allenatore in seconda del Catania Calcio, amico e collaboratore di Sinisa Mihajlovic, agli studenti della facoltà di Scienze Motorie dell’Università Kore. Presentato da professor Pignato, Dario Marcolin, per circa due ore ha parlato della sua carriera di giocatore, ricco di risultati eccellenti, e di allenatore, aprendo un colloquio con gli studenti che lo hanno subissato di domando che hanno riguardato lui, Mihajlovic, il Catania, il suo futuro. La richiesta più pressante, comunque, è stata quella di salvare il Catania Calcio. L’affabilità e la disponibilità al colloquio di Dario Marcolin ha consentito agli studenti di Scienze Motorie dell’Università ennese di chiedere notizie approfondite sul Catania, sui giocatori, su come si stanno vivendo questi momenti di grande intensità ,alla ricerca di una salvezza meritata ampiamente. Una domanda, la più immediata è stata quella, se Marcolin resterà con Mihajlovic. “Certamente con Sinisa abbiamo un rapporto di amicizia e di grande collaborazione, siamo stati giocatori nelle stesse squadre, da quattro anni lavoriamo assieme, con lui ci capiamo con un solo sguardo, entriamo subito in sintonia, comprendiamo i momenti che la squadra vive nelle partite”. Qualche “battuta maligna” c’è stata pure: quando Mihajlovic è squalificato, il Catania gioca meglio. Ma la sconfitta di Livorno è stata quella che ha suscitato tanto domande, perché tutti speravano in un risultato utile. “La sconfitta dell’Atalanta contro l’Inter (1-39 ha scaricato i giocatori psicologicamente; c’è stato un calo di tensione (la testa è la cosa più importante per un giocatore), per cui la partita non è stata affrontata con la necessaria concentrazione; si è pensato che qualsiasi risultato poteva non inficiare la posizione del Catania ed allora la squadra non ha lottato come è solita farlo, il bel gol di Maxi Lopez è arrivato tardi, difficile rimontare in quelle condizioni. Con le grandi squadre il Catania è diverso, veloce, intelligente, rapido, perché sul piano mentale tutti i giocatori si preparano, indipendentemente da quello che dice loro l’allenatore, il preparatore; sono solo loro che si gestiscono al meglio”. Qualche studente ha chiesto come si entra nel mondo del calcio per lavorare come allenatore, come preparatore atletico e Dario Marcolin ha chiarito che nel calcio bisogna esserci dentro per ottenere qualcosa. A volte l’amicizia, la conoscenza fanno più di qualsiasi cosa, ma poi bisogna avere le qualità per poter rimanere all’interno e raggiungere livelli alti, anche se la fortuna gioca un ruolo importante.