Fabrizio Fazio di Ganci produce tamburi per Confraternite di Calascibetta e Gagliano
Calascibetta - 22/04/2010
Quando parliamo di artigianato a volte si racconta di un mondo largamente ritenuto a torto in via di estinzione. Addentrandoci tra le stradine del centro storico di Gangi sulle Madonie, veniamo smentiti e catturati da una figura dal sapore medioevale, un giovane ragazzo, Fabrizio Fazio, che ha sviluppato l’amore per il tamburo, strumento tradizionale, di cui ha acquisito le metodologie di lavorazione e realizzazione.
Nel tempo libero egli si dedica alla costruzione di questo antico strumento musicale seguendo diverse fasi. Inizia con la concia delle pelli di capra, trattandole per evitarne fenomeni putrefattivi, le depila grossolanamente mediante forbici e dopo per renderle lisce, impiega un rasoio. Ottenuta la membrana, passa al fissaggio di questa sulla carcassa di legno di faggio su cui ha praticato dei fori ricavando l’impugnatura e le asole per l’inserimento dei piattelli di latta temperata.
Infine aggiunge un ingrediente particolare, tutta la sua passione e “accarezzando” giornalmente questi suoi “figli” li accorda e li prepara ad emettere le vibrazioni che saranno compagne dei nostri momenti di socializzazione.
Le sue creazioni sono grande espressione della manualità artigianale apprezzate anche fuori dai confini madoniti, infatti lo stesso ha prodotto dei tamburi per le confraternite “Sacro Cuore di Gesù” e “Maria SS. Di Monte Carmelo” di Calascibetta e il tamburo personalizzato coi colori del palietto della confraternita di “San Giovanni Battista” a Gagliano Castelferrato.
Altre informazioni per accostarvi all’arte antica del giovane Fabrizio visitando il sito www.artigianodeltamburo.net
Giuseppe Biundo