L’assemblea dei soci di Fidimed approva il bilancio 2024

L’assemblea dei soci di Fidimed ha approvato

il bilancio 2024 varato un mese fa dal Cda presieduto da Salvo Molè e

guidato dall’A.d. Fabio Montesano. I conti confermano, con

finanziamenti in essere al 31 dicembre 2024 per 700 milioni di euro,

l’estrema vicinanza di Fidimed alle esigenze delle piccole e medie

imprese e la sua pronta capacità di rispondere con efficacia ed

efficienza alla domanda di credito in questa particolare fase

dell’economia, caratterizzata da pregresse difficoltà congiunturali e da

nuove incertezze geopolitiche. Un’attività di erogazione diretta, di

concessione di garanzie e di fornitura di servizi che prosegue costante

anche nei primi mesi del 2025.

L’assemblea ha particolarmente espresso agli amministratori

apprezzamento per gli straordinari risultati di bilancio, frutto del

particolare modello di business adottato da Fidimed, che coniuga i

vantaggi della digitalizzazione, l’elevata specializzazione dello staff di

giovani professionisti, il tecnologicamente avanzato metodo di

valutazione del merito creditizio delle imprese e dei loro progetti di

sviluppo, e il valore fondamentale rappresentato dal rapporto diretto con

le aziende e con il territorio.

Anche nel 2024, quindi, Fidimed si è dimostrato un partner solido e

affidabile per le attività economiche. Il bilancio racconta di una crescita

eccezionale del margine di intermediazione (quasi il 70% in più) e

dell’esplosione delle commissioni nette, aumentate del 92,17%.

Particolarmente significativo è il miglioramento del Cost Income Ratio,

sceso dal 96,1% del 2023 al 63,8% del 2024, a testimonianza

dell'efficienza operativa raggiunta dalla società. Anche gli indicatori di

redditività mostrano un netto miglioramento, con il ROE che sale dal

2,1% al 4,3% e il ROA che quasi raddoppia dallo 0,53% all’1,01%.

Il patrimonio netto di Fidimed ha superato i 12,2 milioni di euro (+5,20%)

rafforzandone ulteriormente la solidità patrimoniale. Il CET1 Ratio ha

raggiunto il 25,72%, ben al di sopra dei requisiti regolamentari (8%).

L’attivo totale è aumentato del 10,28%, attestandosi a 51,53 milioni.

Sul fronte commerciale, il 2024 ha visto un’ottima performance delle

fideiussioni, che hanno superato il budget previsto. Significative

performance di crescita si registrano anche nel comparto dei servizi agli

altri intermediari finanziari, dove Fidimed si sta affermando come

operatore strategico e qualificato.

“La rete commerciale capillarmente diffusa sul territorio – ha dichiarato

l’A.d. Fabio Montesano – consente a Fidimed di essere vicino alle

imprese ovunque si trovino garantendo presenza, disponibilità e

consulenza ritagliata su misura. Fidimed sta assumendo un ruolo

sempre più centrale nel supporto alle Pmi. Stiamo investendo

significativamente nell’intelligenza artificiale e nelle tecnologie digitali per

migliorare i nostri processi e offrire un servizio sempre più rapido ed

efficiente, senza però rinunciare al contatto diretto con le imprese e alla

conoscenza del territorio, che rappresentano da sempre il nostro valore

aggiunto. La nostra forza è rappresentata da un Cda coeso che,

condividendo questa visione strategica, ci assicura costante supporto;

dagli organi di controllo per la loro preziosa attività di supervisione; da

un nutrito gruppo di giovani professionisti dotati di elevate competenze

digitali e tecniche che ci consentono di valutare l’impresa nella sua

interezza e che stanno studiando con entusiasmo le possibili

applicazioni dell’Intelligenza artificiale; e dalla competenza e passione

della rete commerciale che riesce a interpretare le esigenze del

mercato, rafforzando la nostra presenza sul territorio e contribuendo in

modo determinante alla crescita del business. È grazie al lavoro di

squadra di tutte queste persone che possiamo guardare al futuro con

grande ottimismo, pronti a cogliere le opportunità che saranno offerte

dalla riforma del settore dei Confidi e a consolidare il nostro ruolo di

partner finanziario affidabile per le Pmi italiane”.