Tornano i giochi del secolo scorso, Calascibetta fra svago ed esperimento sociale
Calascibetta - 16/04/2025
Ritornare bambini, per un giorno, riscoprendo i giochi di mezzo secolo fa
quando era sufficiente un pezzo di gesso, quattro biglie e un fazzoletto annodato per
trasformare gli angoli del paese in un campo dove giocare, sfidarsi e divertirsi. La
“campana”, le “biglie” e la “trottola” per giocare come un tempo. “Cci jucamu?” è il titolo
dell’iniziativa organizzata, con il patrocinio del Comune di Calascibetta, dai gestori del
pub “Ochianu”.
Non solo svago ma esperimento sociale
“Non si tratta di un solo momento di svago- spiega Claudio Longhitano,
responsabile pubbliche relazioni dell’attività commerciale- ma di un vero esperimento
sociale, un ritorno alle radici, un’occasione per dimostrare che i giochi di una volta non
sono mai passati di moda. Soprattutto- continua Claudio- è un modo per fare incontrare
generazioni diverse”. Sarà Via Dante, cuore del paese, a trasformarsi il 19 aprile
prossimo, dalle ore 17 alle 21, in un parco giochi. Una serata di divertimento, perchè una
sfida potrebbe essere l’inizio di una nuova amicizia, ma anche per guardare negli occhi
chi gioca con te, senza schermi nel mezzo. Proprio gli schermi, quelli di un telefonino o
di una play station che in molti casi hanno azzerato le relazioni sociali. Oggi- spiegano gli
psicologi- i ragazzi, tra di loro, comunicano sempre meno, fidandosi, spesso, di messaggi
in rete che si rivelano, a volte, devastanti. Ecco perchè “Cci Jucamu” vuole essere un
modo per staccare la spina dallo schermo del telefonino, per ritornare, almeno per un
giorno, alle vecchie radici, sostituire i cortili agli smartphon. Tra i giovani di oggi non
sempre i rapporti sono sinceri, mancano infatti i contatti uomani, tutto è diventato
virtuale.
Anche Papa Francesco, di recente ha detto: “Cari studenti, cari giovani,
liberatevi dalla dipendenza del telefonino”. Agli adolescenti di un tempo bastava davvero
poco per divertirsi, con le strade che si trasformavano in campo da gioco. A Calascibetta i
luoghi del divertimento erano soprattutto le piazze: Cappuccini, Vallone, San Pietro e la
centralissima piazza Umberto I. Quest’ultima, a tarda sera, diventava un rettangolo di
gioco, mentre nelle ore pomeridiane i ragazzi si divertivano a giocare con le biglie in
vetro. In palio c’erano le figurine dei calciatori. Piazza Umberto I era anche il luogo dove
si giocava a “nascondino” e al “lunamonte”. Sabato prossimo sarà la stessa agorà a
riportare indietro nel tempo molti xibetani mediante un’esperimento sociale chiamato
“Cci jucamo?”.