Oasi di Troina, è il quarto incendio in una settimana
Troina - 26/03/2025
Personale e pazienti dell’Oasi Maria Maria SS di via Conte Ruggero, nel cuore del centro storico
del paese, hanno vissuto nel tardo pomeriggio di martedì una spiacevole esperienza, che ricorderanno a
lungo. Il salottino all’ingresso della ludoteca del 4° piano della Domus Mariae prende fuoco.
Quei minuti di paura
L’incendio si propaga negli altri ambienti. Il fumo si diffonde per le scale dal piano in cui si è verificato l’incendio, “causando momenti di tensione tra operatori e degenti”, si legge nel comunicato stampa diffuso dall’Irccs dell’Oasi Maria SS. il personale in servizio si mette in salvo portando con sé i pazienti fuori. A complicare la fuga dall’incendio, ci mette pure la pioggia, che cade abbondante.
Caranna, “grato a tutti”
La paura è tanta, ma per fortuna nessuna delle persone lambite dall’incendio ha riportato danni. Personale e pazienti sono provati dalla paura di aver corso un serio rischio per la loro incolumità. Il direttore generale dell’Irccs dell’Oasi Maria SS, Arturo Caranna, esprime gratitudine “al personale interno che interno che è intervenuto tempestivamente per domare l’incendio, a tutti gli operatori che, con grande professionalità, hanno garantito l’evacuazione in sicurezza dei nostri pazienti, e a quanti sono intervenuti in questa situazione per noi dolorosa”.
Non è il primo incendio
A domare l’incendio sono intervenuti i vigili del fuoco. L’incendio di martedì non è un episodio isolato. E’ il quarto accaduto nell’ultima settimana. Dei quattro, quello di martedì è stato il più consistente. Gli altri tre incendi sono stati di minori dimensioni, e subito domati. Il primo è avvenuto il 17 marzo. Gli altri due nei giorni successivi. Erano piccoli incendi, ma non per questo meno preoccupanti, che si verificavano nei bagni dove prendevano fuoco gli asciugamani. E venivano immediatamente domati. Quattro episodi dello stesso tipo ma di diversa gravità, fanno pensare che gli incendi non si sono accessi da soli. Deve esserci stato l’intervento di una mano o più mani ad accenderli.
Il fenomeno dell’autocombustione è rarissimo. Su questo, stanno indagando i Carabinieri. Che non si tratti di autoincendio, c’è quella scritta “vabbruciu a tutti” (sic!) comparsa in un ascensore che lo fa anche pensare. Sono tante le congetture che si fanno su chi abbia appiccato questi incendi. Scoprirlo quanto prima è essenziale, per dissipare la tensione che si accumula in chi vive e lavora in circostanze simili.