Disastro viabilità, la Panoramica è finita nel dimenticatoio
Enna-Cronaca - 11/03/2025
In una fase in cui accedere alla parte alta di Enna è diventato un problema serio per le note vicende, in cui si miscelano eventi calamitosi ad annose incapacità di promuovere politiche di prevenzione del dissesto idrogeologico, l’attenzione non può che ritornare al ponte della Panoramica provinciale n. 28 “Casina bianca” di cui non si hanno più notizie da anni.
Cronoprogramma inceppato
Superato anche l’ostacolo progettuale della demolizione di tutte le arcate, cosa poi avvenuta nei fatti a cura della medesima impresa aggiudicatrice di lavori, il cronoprogramma sembra avere subito un incredibile arresto procedimentale. Per questa vicenda, per la quale sarebbe opportuno costituire un mirato Comitato civico per la ricostruzione della strada panoramica, al pari di quanto efficacemente
fatto sulla questione acqua, ci sono almeno due aspetti che andrebbero focalizzati, uno riferito agli aspetti tecnici ed amministrativi e l’altro alle correlazioni di natura prettamente politica.
Il silenzio sulla vicenda
A fronte di un primo crollo avvenuto nel 2009, a cui si sono poi aggiunti altri due crolli nel 2015, e di un progetto di ricostruzione del ponte regolarmente finanziato ed appaltato, non si riesce più a capire come si sia arrivati al 2025 nel silenzio più assordante di tutti coloro che dovrebbero dare spiegazioni. A cominciare dai cosiddetti “tecnici” che, in assenza degli organi di governo di un ente commissariato
“a vita”, riescono serenamente e impunemente a non dare conto del proprio operato.
L’immobilismo della classe politica
Non sono immuni da colpe i cosiddetti “politici locali” che, al netto di periodici comunicati stampa che tanto somigliano alla terapia del dolore, si rifiutano di ricorrere ad azioni eclatanti per mettere con le spalle al muro l’intera filiera delle responsabilità. La città di Enna sembra essere entrata in un girone infernale in cui l’ignavia ha preso il sopravvento.