Processo Chimera, imputato finisce ai domiciliari

La Corte di Assise d’Appello di Caltanissetta ha disposto la sostituzione della misura cautelare in carcere e, per l’effetto, ha concesso gli arresti domiciliari a Marco Gesualdo. L’uomo Marco era stato arrestato nel settembre 2021 nell’ambito dell’operazione “Chimera” di Mazzarino, con le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata dal fatto di essere l’associazione armata, oltre a diversi reati fine, tra cui l’aver realizzato una piantagione di marjuana al fine di agevolare l’associazione mafiosa.

La difesa

La decisione della Corte d’Appello, come fa sapere la difesa dell’imputato, assistito dall’avvocato Giuseppe Piazza, è legata al ridimensionamento del quadro accusatorio nei confronti di Gesualdo,
infatti, dopo l’assoluzione dal reato di associazione mafiosa avvenuta in primo grado, la Corte di Assise di Appello ha assolto il Gesualdo dal reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, per tutte le condotte successive al settembre 2018, escludendo, l’aggravante dell’associazione armata per la residua condotta contestata, assolvendolo, inoltre, per alcuni episodi di spaccio. L’enorme ridimensionamento del quadro probatorio ha comportare uno sconto di pena pari a
3 anni e 10 mesi.