Aree interne, la crisi idrica accelera lo spopolamento
Troina - 10/12/2024
Se la situazione delle Aree interne era già drammatica con uno spopolamento galoppante l’emergenza idrica non farà altro che accelerare questo fenomeno. Del resto, se nei Centri ennesi la qualità dei servizi è precaria, per non parlare dell’intero sistema infrastrutturale che rende disagevole pure recarsi negli ospedali, peraltro al centro di tante critiche per via delle liste di attesa lunghissime e la carenza di medici, la mancanza di acqua rappresenta il colpo finale ad un territorio che, faticosamente, sta provando ad organizzarsi attraverso le Unione dei Comuni.
Il convegno a Troina
Una tematica, quella dell’emergenza idrica legata allo spopolamento, al centro di un convegno che si terrà sabato 14 dicembre 2024, a partire dalle 09.30, a Troina nell’aula consiliare, piazza Conte Ruggero.
I partecipanti
L’evento vede tra i partecipanti l’Unione dei Comuni Area Interna Mussomeli-Valle dei Sicani, Unione dei Comuni Area Interna di Troina, Unione dei Comuni Area Interna Val Simeto Etna, CGIL Enna, UIL Enna, CISL Agrigento-Caltanissetta-Enna, Presidio Partecipativo del Patto Fiume Simeto e Forum Aree Interne.
I timori
“La crisi idrica esplosa – si legge nel documento degli organizzatori – drammaticamente in questi giorni, di cui si erano manifestate a tempo le avvisaglie irresponsabilmente ignorate, mette a repentaglio le strategie di contenimento e inversione della tendenza al decino e allo spopolamento delle 11 aree interne della Sicilia: Terre Sicane, Calatino, Nebrodi, Madonie, Simeto Etna, Corleone, Troina, Bronte, Mussomeli, Santa Teresa di Riva e Palagonia”.
La situazione negli invasi
Negli invasi in cui vengono raccolte le acque superficiali, a giugno di quest’anno, c’erano 153 milioni metri cubi di acqua, pari al 22 per cento della loro capacità. Molti comuni ricadenti in queste aree interne dipendono esclusivamente da questi invasi per l’approvvigionamento idrico. Tutte queste aree interne sono a rischio di desertificazione.
La situazione critica a Troina
Come emerge nell’analisi degli organizzatori dell’evento, alcune di queste aree interne, come quelle di Troina e Mussomeli, per la loro posizione geografica più lontana dalle coste, sono esposte ad un rischio maggiore perché le piogge cadono prevalentemente sulle coste e non nell’entroterra.
“Queste aree interne condividono le stesse difficoltà, che mettono a rischio il loro futuro. Nelle popolazioni di queste aree, le persone che hanno superato i 65 anni di età incidono nella misura che oscilla tra il 25 e il 27 per cento. I demografi indicano nel 30 per cento il limite oltre il quale il destino delle comunità che vivono in queste aree interne è segnato” spiegano nel documento.
L’obiettivo delle Aree interne
Nel documento-manifesto è indicato un piano di quello che andrebbe fatto. “Lo sviluppo economico locale consiste – si legge nel documento – nel suscitare e apprestare risorse e capacità nascoste, disperse o malamente utilizzate. E’ un processo, lo sviluppo economico di un’area interna, che deve coinvolgere, oltre le istituzioni e le forze economiche, anche tutti gli attori del territorio (scuole, associazioni culturali, associazioni di volontariato, organizzazioni sindacali, associazioni di rappresentanza di categorie professionali e singole persone)”.
Il pressing sulla Regione
Per le Unioni ed i sindacati, è necessario “spingere il governo della Regione Siciliana e i soggetti ai quali è affidata la gestione del sistema idrico regionale per adottare tutte le misure necessarie per affrontare e risolvere il problema strutturale della crisi idrica”.
“La mancata soluzione di questa crisi pregiudica – spiegano gli organizzatori – seriamente l’attuazione delle strategia di sviluppo delle aree interne. Le origini di questa crisi risalgono ai cambiamenti climatici e ad una gestione non accorta degli invasi dove si raccolgono le acque superficiali e delle reti per distribuirle lungo le quali, per la pessima manutenzione, si perde il 50 per cento dell’acqua immessa”