Ancipa, il documento di Siciliacque che avvertiva la Regione dei guasti alle condotte

C’è un documento in cui Siciliacque aveva avvertito la Cabina di Regia dei problemi che vi sarebbero stati alle condotte, che puntualmente si sono verificati, capaci poi di scatenare la guerra dell’acqua tra i sindaci ribelli ennesi e Caltanissetta, la cui tregua è stata sancita in Prefettura lunedì scorso grazie alla pioggia che ha riempito l’invaso.

Il documento

A svelarlo è il Sole 24 Ore che ricostruisce quei giorni di grande tensione per l’emergenza idrica, iniziati dopo la scadenza del termine del 15 novembre fissata dalla Cabina di regia per staccare l’Ancipa da Caltanissetta e San Cataldo al fine di rifornire in via esclusiva i 5 Comuni dell’Ennese (Troina, Nicosia, Gagliano, Cerami e Sperlinga) privi di altri fonti idriche.

Siciliacque, società controllata da Italgas e partecipata della Regione, in quel documento, inviato alla Cabina di regia, all’Autorità di bacino, alle Prefetture, alle Ati, al Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti ed ai gestori idrici di Enna (AcquaEnna) e Caltanissetta (Caltaqua), ha elencato gli interventi per garantire l’approvvigionamento idrico a Caltanissetta e San Cataldo senza attingere acqua dalla diga.

La rottura delle condotte e gli avvertimenti alla Regione

La soluzione scelta dalla Regione per staccare l’invaso dalla provincia nissena era di separare i sistemi Ancipa, Blufi e Madonie Ovest per poi trasferire l’acqua, proveniente da Butera, verso Caltanissetta ma in senso inverso. Una soluzione tecnica mai sperimentata, come sottolineato da Siciliacque, anzi, secondo la stessa società le probabilità di guasti sarebbero state molto alte, per via della pressione enorme al fine di spingere l’acqua in direzione del Nisseno.

Le perdite

Ed in effetti, le perdite ci sono state, da qui la retromarcia della Cabina di Regia che, nel corso di una infuocata riunione, avvenuta venerdì scorso, ha disposto l’utilizzo dell’Ancipa, ancora per qualche giorno, per rifornire Caltanissetta e San Cataldo, scatenando la clamorosa reazione dei sindaci e del deputato regionale, Fabio Venezia, con l’interruzione della fornitura idrica.

Il bypass

Siciliacque ha proposto come soluzione più solida la realizzazione di un bypass per legare le nuovi fonti all’acquedotto Blufi, con meno rischi di guasti o perdite. Nel frattempo, i 2 Comuni nisseni sono tornati ad essere riforniti dalla diga Ancipa, in attesa del completamento degli interventi, ma l’accordo sottoscritto in Prefettura a Enna prevede che l’invaso non debba scendere sotto il livello di 400 mila metro cubi di acqua.