Crisi idrica, Comitato, “subito le nuove fonti o pronti a scendere in piazza”

Annuncia la mobilitazione il Comitato Senz’Acqua Enna se non provvederà all’utilizzo delle nuove fonti idriche nel territorio del Comune al fine di ridurre la turnazione dell’acqua. Al momento, l’approvvigionamento è di ogni sei giorni ma con l’imminente arrivo delle feste di Natale, che riuniranno le famiglie, questa condizione non potrà più bastare.

La questione dei pozzi

“A quanto pare l’erogazione su Enna sarebbe sganciata dalla diga Ancipa, quindi sarebbe attivo almeno un pozzo di Contrada Bannata – si legge nella nota del Comitato presieduto da Monia Parlato – e si è in attesa di una imminente attivazione del secondo, da informazioni faticosamente ottenute, atteso l’assordante silenzio di tutti gli attori della vicenda, istituzioni locali, ministeriali, gestore privato, Ati e Protezione civile regionale”.

Le fonti operative

Oltre al pozzo di Bannatelle 3, nella rete idrica ennese arriva il surplus d’acqua da Leonforte ma si attende soprattutto l’operativa dei pozzi Bannatelle 2 e 5, che consentirebbe una portata d’acqua maggiore rispetto all’attuale, circa 13 litri al secondo.

“Un secondo pozzo tra una settimana”

“Ufficiosamente – spiegano dal Comitato Senz’Acqua Enna – abbiamo appreso che il secondo pozzo potrebbe essere operativo già tra una settimana circa. Questo dovrebbe contribuire alla riduzione del razionamento e darci una boccata di ossigeno, nelle more di attivare le altre ulteriori fonti già individuate”.

“Il nostro comitato – spiegano dal Comitato – per due mesi e mezzo ha percorso tutti i passi istituzionali nei confronti di chiunque abbia un ruolo, aspettando pazientemente risposte, svolgendo numerosi incontri ed innumerevoli chiamate agli organi preposti; siamo sempre stati disponibili, cordiali, educati e pacifici ma adesso la misura è colma.

“Il nostro comitato – prosegue il Comitato – per due mesi e mezzo ha percorso tutti i passi istituzionali nei confronti di chiunque abbia un ruolo, aspettando pazientemente risposte, svolgendo numerosi incontri ed innumerevoli chiamate agli organi preposti; siamo sempre stati disponibili, cordiali, educati e pacifici ma adesso la misura è colma”

L’ultimatum

Il Comitato lancia un ultimatum se i tempi non saranno rispettati. “Se così non sarà, entro la fine della prossima settimana, il Comitato preannuncia iniziative forti a difesa degli interessi di tutti i cittadini ennesi, vista anche la latitanza di tutte le forze politiche locali, senza escludere alcuna forma di protesta legale. Noi, costituitici apartiticamente, senza padrini né protettori, inviteremo, quindi, tutta la popolazione alla mobilitazione, con ogni mezzo di protesta ed indignazione perché, come disse qualcuno, chi tace e piega la testa muore ogni giorno, chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola”.