Acqua da Leonforte a Enna, Livolsi, “prima le nostre contrade”

Spetterà a Leonforte aiutare Enna per l’approvvigionamento idrico, concedendo un surplus di acqua, pari ad 8 litri al secondo. Grazie a questo contributo, insieme al pozzo Bannatelle 3, Enna potrà disporre di circa 13 litri di acqua al secondo, la stessa quantità che arriva dall’Ancipa, i cui rubinetti saranno chiusi nelle prossime ore.

Il sindaco di Leonforte non ne sapeva nulla

L’aiuto a Enna, in questi termini, non era noto al sindaco di Leonforte, Piero Livolsi, come lui stesso ammette in una lettera inviata a tutti gli enti, locali e regionali, legati al sistema idrico. “E’ una ipotesi mai rappresentatami – scrive il sindaco – nel corso degli incontro dell’ATI e che ha creato una situazione di “tensione” tra la popolazione che già da tempo subisce distacchi per le condotte delle contrade servite dall’acquedotto del “Dittaino” e dall’Acquedotto Interconsortile gestiti dal consorzio di Bonifica con gravi disagi per le popolazioni servite che ricevono acqua ogni quattro giorni”.

La Granfonte

Il sindaco, nella sua lettera, spiega che era solo a conoscenza dello sfruttamento della Granfonte, circa 20 litri al secondo, ma prima di immettere questa acqua nella rete comunale ennese è necessaria la realizzazione di un potalizzatore, per cui i tempi non sono immediati.

Le richieste di Livolsi

Allo stesso tempo, il sindaco di Leonforte, in considerazione dell’uso di questo surplus di 8 litri, mette sul tavolo delle richieste, tra cui la fornitura idrica per alcune contrade, nel territorio di Leonforte, costrette a subire la turnazione idrica.

“Provvedere prioritariamente a volere rifornire – dice il sindaco di Leonforte – con il “Surplus idrico” dei pozzi di Leonforte le contrade del territorio Leonfortese servite dall’acquedotto del “Dittaino” (contrade: Canalotto, Samperi, Voltarutta e San Filippo) e dalla Condotta Interconsortile (contrade: San Giovanni, Cernigliere, Pianetti, Costa Grande, Cipolla, Cannolo e Picinosi) gestite dal Consorzio di Bonifica di Enna e alimentati con acqua che prima veniva approvvigionata da SiciliaAcque che oggi ha interrotto le forniture, con distribuzione dell’acqua a migliaia di cittadini leonfortesi abitanti delle contrade nel territorio comunale ogni quattro giorni”.

I controlli sullo sfruttamento dei pozzi

Il sindaco, inoltre, teme un eccessivo sfruttamento dei pozzi, per cui chiede di “effettuare le misurazioni sia di portata che di capacità complessiva dei singoli pozzi, in modo da scongiurare in caso di eccessivo continuato prelievo in “surplus” il prosciugamento delle sorgenti per i mesi futuri”.

Il recupero di altre acque

Inoltre, auspica “il recupero delle acque della Granfonte per circa 20 litri/s da invasare presso la diga Nicoletti come rappresentato in conferenza ATI dalla Cabina di Regia Regionale”. Ed ancora, “attivare come richiesto dallo scrivente già nel mese di marzo 2024 il recupero delle acque reflue del Depuratore di Leonforte/Assoro con lavori di adeguamento della depurazione terziaria del depuratore con un potenziale di 69 litri/s da invasare nella diga Nicoletti anche per uso zootecnico”.

Le bollette idriche

L’ultimo punto, non meno importante, posto dal sindaco di Leonforte, sono le bollette idriche. E si rivolge all’Ati idrico, all’assemblea dei sindaci, presieduta da Nino Cammarata. “Si propone altresì all’assemblea dell’ATI di volere portare all’ordine del giorno la modifica delle tariffe idriche dell’Ambito provinciale di Enna e in particolare del territorio del Comune di Leonforte tenuto conto che l’acqua non viene acquistata da SiciliaAcque ma prelevata direttamente dai pozzi presenti nel nostro territorio”.