Polo liceale, no di Anief, “si abbassa la qualità dell’offerta formativa”
Enna-Cronaca - 07/11/2024
L’Anief, associazione nazionale insegnanti e formatori, manifesta la sua contrarietà alla recente decisione presa dalla conferenza provinciale di disporre il Polo liceale con l’accorpamento del Liceo scientifico “Pietro Farinato” al Liceo classico “N.Colajanni”. “Tale scelta, proposta dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Marcello Li Vigni, e sostenuta durante la conferenza, è volta a creare un unico polo per un totale di 979 studenti, sotto il pretesto della razionalizzazione delle spese” si legge nella nota dell’Anief.
A rischio la qualità dell’offerta scolastica
L’Anied denuncia con preoccupazione il rischio di un drastico ridimensionamento della qualità dell’offerta
formativa, con l’impatto negativo che questo accorpamento avrà sull’intera comunità scolastica. “Tale
decisione, imposta come misura di risparmio, tradisce – si legge nella nota dell’associazione – le aspettative di studenti e famiglie, oltre a rappresentare una minaccia concreta per i posti di lavoro del personale scolastico, già fortemente penalizzato dai recenti tagli. Il sindacato ricorda che la necessità di ridurre le spese non può e non deve compromettere il diritto all’istruzione e il benessere dei lavoratori”.
Penalizzati docenti e Ata
“Questo accorpamento non è una vera risposta alle esigenze formative del territorio ennese – afferma
ANIEF – ma un provvedimento che rischia di limitare le opportunità educative e penalizzare l’intero corpo
docente e ATA, già in bilico a causa di decisioni di politica scolastica orientate solo alla riduzione dei
costi”.
Si torni indietro
Inoltre, l’Anief auspica che si tenga conto delle esigenze reali della comunità scolastica e invita le autorità
competenti a riconsiderare questa decisione. “Il sindacato si impegna a fare tutto il possibile per tutelare i
diritti di studenti e personale, rimanendo disponibile al dialogo per trovare soluzioni che salvaguardino la
qualità e la stabilità del sistema scolastico ennese” conclude la nota.