Calascibetta, trovata l’acqua ma si scava ancora

Per molti comuni dell’Ennese, tra cui Calascibetta, la chiusura della diga Ancipa rischia di rappresentare il punto di non ritorno. AcquaEnna, l’altro ieri, ha comunicato che il prossimo 15 novembre, in assenza di piogge, l’Ancipa rifornirà solamente i comuni di Gagliano Castelferrato, Troina, Nicosia, Sperlinga e Cerami.

I soldi della Regione

Nel frattempo sono stati spesi dal Governo regionale 50 milioni di euro, e ne saranno stanziati altri 50 milioni, per cercare di fronteggiare la crisi idrica che sta attanagliando soprattutto l’Ennese, il Nisseno e l’Agrigentino. Uno stanziamento importante che sta servendo ai Comuni per trivellare pozzi, comprare le autobotti, le pompe di sollevamento e altro ancora.

Soldi per dissetare i siciliani

È il nuovo business che gira attorno alla crisi idrica. Montagne di soldi per cercare di dissetare i siciliani dopo che, a metà degli anni 2000, il governo regionale aveva decisi di rivolgersi ai privati. Siciliacque, società mista partecipata al 75 per cento da Idrosicilia, controllata da Italgas, e al 25 per cento dalla Regione Siciliana, vende l’acqua a quasi 70 centesimi a metro cubo ad AcquaEnna, che, a sua volta, la rivende ai cittadini. In sintesi, gli utenti dell’Ennese pagano l’acqua tra la più cara d’Italia.

I dissalatori

A tutto questo si aggiunge l’inerzia politica del passato: dissalatori costruiti e mai utilizzati e centinaia di milioni di euro spesi per le dighe, alcune mai collaudate. Così oggi, come per incanto, si scopre che accorre trivellare i pozzi per dissetare i siciliani.

Trovata l’acqua

A Calascibetta, in contrada Pianolonguillo, i lavori di scavo, per un pozzo, sono iniziati da qualche giorno. Ieri è arrivata la buona notizia, perché l’acqua è stata trovata a una profondità di circa 80 metri, ma si continua a perforare per completare i lavori. Il sindaco Piero Capizzi: “Importante avere trovato l’acqua, oltretutto possiamo dire che trattasi di una buona portata al secondo”.

Ipotesi silos

Il primo cittadino, inoltre, ha spiegato che si starebbe valutando l’ipotesi di installare alcuni silos, nel parcheggio adiacente lo stadio comunale, capaci di contenere 250 mila litri di acqua. E sui possibili disagi per i residenti della parte alta del paese, legati all’acqua che giunge dall’Ancipa, il sindaco ha detto: “I tecnici di Acqua Enna sono al lavoro per sfruttare al meglio la nuova fonte idrica di Pianolonguillo. L’obiettivo primario è quello che l’acqua arrivi anche nella vasca di raccolta di via Giudea e successivamente, mediante una pompa di sollevamento, raggiunga il pensile di piazza Madrice, per poi essere distribuita alle famiglie che risiedono nella zona alta di Calascibetta”.