Calascibetta assetata, 2 autobotti per le famiglie
Calascibetta - 22/09/2024
La mancanza di acqua, con turni di distribuzione ogni 5 giorni, ha cominciato a mettere in ginocchio diverse famiglie xibetane.
Autobotte del Comune
E così dalle 13:30 di oggi, in via Giudea, a pochi passi dall’Ufficio Postale, un’autobotte, con 15 mila litri d’acqua potabile, messa a disposizione dal Comune, sta distribuendo il prezioso liquido ai cittadini, i quali, muniti di bidoni, possono recarsi sul posto per rifornirsi.
Acqua solo per uso domestico dalla Protezione civile
Sul posto anche il mezzo della locale Protezione civile, quest’ultimo distribuisce l’acqua solo per uso domestico. Agli ultra ottantenni e alle persone con disabilità, i volontari consegnano l’acqua, sempre per il solo uso domestico, a domicilio. “Da una settimana i residenti di via Giudea sono senza una goccia d’acqua. La situazione è drammatica”, puntualizzava una signora dal suo balcone di casa. Anche a Calascibetta, dunque, affrontare la quotidianità, con pochissima acqua, sta diventando sempre più difficile.
Oggi nemmeno una goccia dai rubinetti
E come se non bastasse, Siciliacque ha comunicato che per tutta la giornata di oggi, domenica 22 settembre, causa lavori nella condotta, non uscirà una goccia di acqua dalla diga Ancipa.
Sindaco, “situazione complessa”
Intanto, il sindaco di Calascibetta, Piero Capizzi, dice: ”Stiamo affrontando una situazione complessa ma allo stato attuale gestibile. Come ovvio, stiamo dando priorità a persone con disabilità, anziani e fragili e
nuclei familiari con acclarato disagio economico”.
Lo spettro degli affari sull’acqua
L’Ancipa, che potrebbe contenere sino a 33 milioni di metri cubi d’acqua, attualmente ne contiene meno di 2 milioni, ciò significa che se non dovesse piovere in maniera consistente nelle settimane avvenire la situazione diventerebbe drammatica, con i cittadini che si ritroverebbero senza acqua corrente per lunghi periodi. Siamo di fronte a quello che molti iniziano a definire un vero business dell’acqua? E i governi regionali che si sono succeduti, cosa hanno fatto sino a oggi? I dissalatori, realizzati tempo fa a Gela, Trapani e a Porto Empedocle, che potrebbero alleviare tanti problemi in quelle aree, furono chiusi, tra il 2010 e il 2014, perché obsoleti e costosi. Proprio i dissalatori, che nell’isola di Malta, invece, funzionando in maniera efficace garantiscono quotidianamente il prezioso liquido ai residenti e ai turisti.
“Nel 2024- sosteneva in questi giorni un giovane xibetano- è una vergogna che una regione circondata dal mare rimanga senza acqua”. Oltre al danno anche la beffa, perché, come ha scritto in questi giorni Massimo Greco, gli utenti non possono continuare ad essere vessati da una tariffa che non rappresenta più il corrispettivo di un servizio sempre più aleatorio e claudicante”. Rifiuti e acqua, un business, per alcuni, dorato. Naturalmente a discapito dei cittadini.