Scontro politico sull’acqua, opposizione contro Dipietro

L’emergenza idrica diventa tema di scontro politico ad Enna: l’opposizione all’amministrazione Dipietro, nelle ore successive alla convocazione del Consiglio comunale sul tema dell’acqua, che si terrà venerdì 20 settembre, contesta al sindaco alcune scelte e contestualmente indica la strada per provare ad uscire dal tunnel della crisi.

Le indicazioni a Dipietro

I gruppi consiliari dell’opposizione hanno fissato 4 punti e chiedono al sindaco di concentrarsi su questo sentiero. “Ci si adoperi immediatamente – dicono – per trovare nuove fonti di approvvigionamento, quali ad esempio i vecchi pozzi Bannata e Bannatella. Si faccia sentire la voce del territorio presso la Cabina di regìa presieduta dall’Ing. Cocina, perché è impensabile che Enna debba sopperire alle mancanze delle altre province che non hanno  fatto investimenti e che, anche per tale ragione, hanno pagato l’acqua molto meno degli ennesi. Si predisponga un piano emergenziale nel caso in cui non ci dovesse essere più acqua. Si solleciti e si diffidi il gestore privato ad adempiere a tutto quanto previsto nel contratto di servizio stipulato nel 2004”.

L’attacco all’assessore Campanile

L’opposizione attacca anche l’assessore al Bilancio, Rosalinda Campanile, protagoniste nelle ore scorse, di un’uscita brusca sulle responsabilità dell’emergenza idrica. L’esponente della giunta comunale ha criticato la Regione per la gestione della crisi, imputando al capo della Cabina di regia, Salvo Cocina, la scelta di “assetare Enna per fare bere Caltanissetta”. Contestualmente, Campanile ha detto che Dipietro, ai tempi della presidenza Ati si era espresso per la riduzioni della tariffe scontando però il no di molti sindaci.

“L’Amministrazione comunale, per bocca della camaleontica – spiegano i gruppi dell’opposizione – assessora al Bilancio, da un lato addebita le responsabilità al Governo regionale, e dall’altro elogia l’assessore Di Mauro che di quel governo fa parte. Cose che capitano a chi è privo del senso della contraddizione. Inoltre, si rivendicano “anni di battaglie sulle tariffe”, ma l’unica proposta di Dipietro di cui si ha traccia è quella di tagliare le tariffe del 5% (cinquepercento), peraltro da attuare mediante riduzione degli investimenti, ossia dei lavori tesi a diminuire le perdite di rete nel nostro territorio. Proposta che vide favorevoli solo altri 2 su sindaci su 19, poiché nessuno volle rinunciare agli importanti investimenti sulla rete idrica a dispetto di un taglio della tariffa insignificante”.

“Dipietro ha mai fatto controlli su AcquaEnna?”

L’opposizione incalza Dipietro sul suo ruolo passato di presidente dell’Ati. “Sul tema idrico, purtroppo, il sindaco di Enna non è riuscito mai ad incidere nonostante sia stato presidente dell’ATI per diversi anni, e non sappiamo nemmeno se, da quel ruolo, abbia mai controllato – come sarebbe stato suo dovere – se, in effetti, i lavori per la riduzione delle perdite di rete, previsti nel contratto sottoscritto con AcquaEnna e già caricati in tariffa, siano stati mai compiutamente realizzati”.

Affondo al Centrodestra

Infine, l’affondo al Centrodestra, accusato dall’opposizione di aver affossato il sistema idrico. “Se è pur vero che l’amministrazione non ha competenze amministrative su questo tema, le responsabilità politiche di Dipietro e del centrodestra nazionale, regionale e locale sono sotto gli occhi di tutti”