Crisi idrica, Gravina, “trivellazioni per nuovi fonti”

“Per quanto riguarda il sistema idrico distributivo della nostra città, sono già stati completati gli interventi di rifunzionalizzazione della sorgente Furma, mentre sono in corso di esecuzione gli interventi relativi alla trivellazione dei pozzi gemelli ricadenti nell’area di contrada Bannata e saranno avviati a breve quelli individuati in C.da Ronza“. Lo afferma il portavoce del sindaco di Enna, Gianfranco Gravina che fa il punto sull’emergenza idrica in città, in particolare sulle attività in corso per la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento idrico.

La stretta sull’acqua

L’Ati idrico, che riunisce tutti i sindaci dell’Ennese, ha chiesto alla Cabina di regia di ritardare il nuovo piano di razionamento idrico per consentire ai Comuni di mettere in funzione i nuovi pozzi e compensare in questo modo la stretta sull’acqua proveniente dalla diga Ancipa. Peraltro, Enna, insieme a Troina ed altri 5 Comuni, subirà una stretta durissima, in quanto riceverà acqua una volta la settimana.

“Il sindaco di Enna, unitamente agli altri primi cittadini della provincia, svolge il suo ruolo di proposta e di controllo sulle attività connesse allo stato di emergenza, nell’ambito dell’Assemblea Territoriale Idrica” spiega ancora il portavoce del sindaco di Enna

Il ruolo della Cabina di regia

Solo la Cabina di regia per l’emergenza idrica potrà decidere se accogliere o meno la proposta dei sindaci. “Com’è a tutti noto in Sicilia, con delibera – dice il portavoce del sindaco di Enna – del Consiglio dei Ministri del 6 maggio 2024, è stato proclamato lo stato di emergenza in relazione alla situazione di deficit idrico in atto nel territorio regionale. Già dal mese di maggio di quest’anno è operativa la Cabina di Regia, presieduta dal dirigente generale del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, Salvo Cocina, in qualità di Preposto del Commissario delegato per gli interventi urgenti per la gestione della crisi idrica, che sta coordinando gli interventi finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico in atto, secondo quanto previsto dall’ Ocdpc n. 1084 del 19 maggio 2024 che sono di competenza unicamente dell’Assemblea Territoriale Idrica di Enna e, per suo tramite, del gestore del servizio idrico, a cui sono demandati gli interventi operativi”