Omicidio a Valguarnera, Ruisi chiede rito abbreviato

Richiesto il rito abbreviato per Guglielmo Ruisi, l’imprenditore edile di 52 anni, accusato di aver ucciso il 10 ottobre dello scorso anno a Valguarnera a colpi di arma da fuoco Salvatore Roberto Scammacca 47 anni, operaio, in pieno centro a Valguarnera. In quella circostanza, morì anche un’anziana, Nunzia Arena, travolta accidentalmente dall’auto al cui volante c’era proprio il 47enne ferito a morte.  

La richiesta della difesa

La richiesta è stata avanzata dai sui legali, gli avvocati Luca Di Salvo e Mauro Lombardo e l’udienza, davanti al gip del tribunale di Enna, Michele Martino Ravelli, è fissata per il prossimo 3 settembre. Per Ruisi era già stato chiesto il giudizio immediato la cui prima udienza è fissata per il prossimo 18 ottobre davanti la Corte d’Assise di Caltanissetta.

Le poche possibilità del rito abbreviato

Una richiesta, comunque, di difficile accoglimento considerato che, con la riforma, non si può accedere al rito abbreviato, comportante uno sconto di pena, per delitti puniti con la pena dell’ergastolo. Ruisi, che risponde di omicidio pluriaggravato, dopo l’assassinio sparì dalla circolazione, restando latitante per circa due mesi, salvo poi essere trovato dalla polizia e dai carabinieri in un residence di Catania.

Il possibile movente

Un delitto riconducibile ai cattivi rapporti tra Scammacca e Ruisi, risalenti al 2018 in occasione di una sfilata di carri del Carnevale. Le ruggini si sarebbero sedimentate e poco prima del delitto ci sarebbe stato uno scontro tra il 47enne ed un figlio di Ruisi. L’imprenditore, nelle ore precedenti all’omicidio, avrebbe avuto uno screzio con Scammacca ed a quel punto si sarebbe armato e non appena avrebbe visto la vittima, a bordo della macchina, avrebbe premuto il grilletto.