Le elezioni degli enti di area vasta e le scelte della Regione

Con l’ennesimo intervento legislativo, pubblicato nella GURS del 16 agosto, l’Assemblea Regionale Siciliana ha inteso dire la sua sul futuro degli enti di area vasta (compreso il Libero Consorzio comunale di Enna), disponendone l’elezione degli organi di governo in una domenica compresa tra l’1 dicembre e il 31 dicembre 2024 e comunque non oltre il 28 febbraio 2025.

La scelta della Regione

In questa stessa sede l’ARS sembra avere abbandonato la tortuosa strada “dell’approvazione di una legge di riordino della materia” abrogando espressamente l’inciso legislativo contenuto nella norma previgente.

In sostanza, il legislatore siciliano sembra essersi rassegnato sia al monito della Corte costituzionale a tenore della quale “A tale situazione deve essere posto rimedio senza ulteriori ritardi, attraverso il tempestivo svolgimento delle elezioni dei presidenti dei liberi Consorzi comunali e dei Consigli metropolitani, affinché anche in Sicilia gli enti intermedi siano istituiti e dotati dell’autonomia loro costituzionalmente garantita, e si ponga fine alla più volte prorogata gestione commissariale” che al disinteresse manifestato dalle forze politiche presenti in Parlamento nel riformare la legge statale Delrio reintroducendo l’elezione diretta nelle Province.

Il Tar

In tale nebuloso contesto incombe sull’ARS la “Spada di Damocle” della stessa Corte costituzionale chiamata questa volta dal TAR Catania (su mirato ricorso del Comune di Enna) a sindacare l’ultima proroga del regime commissariale del Libero consorzio comunale di Enna. L’udienza è stata già fissata per il prossimo 15 ottobre 2024.