Un vagabondo a Calascibetta, applausi per l’ex dei Nomadi

L’ex voce dei Nomadi, Danilo Sacco, e la sua band hanno stregato l’agora xibetana. I fan, diversi dei quali arrivati anche da fuori provincia, hanno dovuto attendere la fine dei giochi pirotecnici, in onore del patrono San Pietro, ma quando i musicisti sono saliti sul palco è stato subito feeling con la piazza. Oltre due ore di spettacolo, effetti scenici, video proiezioni sul maxschermo, artisti professionisti con importanti esperienze alle spalle, e un frontman come Danilo Sacco, timbro di voce potente, sono stati gli ingredienti per potere incantare la piazza xibetana, che si è lasciata trasportare dalle note della band.

Il coinvolgimento del pubblico

Tutti a cantare le canzoni del suo ultimo album “Colpevole” e quelle che hanno visto Sacco collaborare, per circa vent’anni, dal 1993 al 2011, con i Nomadi. Tra questi “Auschwitz”, “Il Vecchio e il Bambino”, “Io voglio vivere”, che ha fatto “saltare” piazza Umberto I, e altre ancora. E poi il finale, quel testo che
tutti attendevano, ovvero “Io Vagabondo”, una canzone cantata a squarciagola da giovani e meno giovani. Portata al successo dai Nomadi nel 1972, ossia 52 anni fa, ancora oggi rappresenta un’icona della musica italiana. E un motivo dovrà pur esserci se dopo mezzo secolo in tanti ascoltano e cantano “Io
Vagabondo”. Forse la motivazione è racchiusa nella qualità della musica e nel significato del testo?

Sacco parla ai fan

Danilo Sacco, all’inizio del concerto, ha detto una frase significativa: “Se dopo cinquant’anni ascolti ancora le stesse canzoni significa che la stoffa di chi le ha scritte c’è”. Come anche il penultimo brano, quel “Cielo
d’Irlanda”-ci piace aggiungere- portato al successo da un’altra musicista di talento come Fiorella Mannoia. “Questa canzone si canta perchè porta fortuna”, ha spiegato Danilo. O perchè- diremmo noi- “Il Cielo d’Irlanda” riesce anche a coinvolgere il pubblico allo stesso modo di “Io Vagabono” e “Io voglio vivere”.


Insomma, uu concerto che ha “catturato” i presenti, canzoni ricche di significato e un finale entusiasmante. Apprezzato e amato dal pubblico, è stato anche bello vedere dialogare Sacco con i suoi fans, diversi dei quali arrivati da Gela, provincia di Caltanissetta, insieme a Enzo Migliore, presidente regionale del Fans Club “Danilo Sacco”, e da San Michele di Ganzaria, provincia di Catania. Danilo ha letto i messaggi di affetto e di stima che i fans gli avevano riservato, mostrando inoltre le prelibatezze siciliane che gli avevano portato: paste di mandorla, arrivate da Gela, fichi d’india da San Michele di Ganzaria e arancini al pistacchio. Fans che hanno riempito d’affetto il loro leader, capace, insieme alla band, di incantare Calascibetta. In quella che è stata definita una serata musicale di alto livello.