Sfratto del Comune per il restauro del Palazzo delle Benedettine
Enna-Cronaca - 02/06/2024
Non è la prima volta che al Comune di Enna accadono cose strane, sia nell’ambito della funzione d’indirizzo politico, demandata alle cariche elettive, che in quello più propriamente amministrativo, curato da dirigenti e funzionari. L’ultima in ordine di tempo è stata la vicenda degli avvisi di accertamento
in materia di IMU notificati “alla cieca” ai contribuenti ennesi titolari di terreni agricoli.
La diffida del Comune al commerciante
Quella odierna si riferisce invece ad una diffida che l’Ufficio Tecnico del Comune ha indirizzato al titolare del negozio di generi alimentari che utilizza i locali a piano terreno del Palazzo delle Benedettine in forza di un regolare contratto di locazione. L’U.T., dopo avere evidenziato che nel mese di maggio si sarebbe proceduto alla consegna dei lavori all’impresa aggiudicataria dei lavori di restauro e recupero del complesso immobiliare, sollecita il titolare del negozio a “sgomberare di ogni cosa i concessi locali
in locazione entro e non oltre dieci giorni a far data dalle presente”.
Il documento ai carabinieri
Viene altresì formalizzato, ed è questa la stranezza che merita di essere evidenziata, che “La presente viene indirizzata anche al comando della Polizia Locale e ad i Carabinieri per i provvedimenti di propri competenza, affinché si adoperino a garantire l’effettivo sgombero dei locali suddetti”. Ora, su queste due righe si potrebbe scrivere un trattato ma evidenti motivi di spazio ce lo impediscono. Ci piacerebbe però conoscere quali possano essere i provvedimenti di propria competenza che dovrebbero essere adottati dalle citate forze di Polizia a fronte di un regolare contratto di locazione di cui gli stessi firmatari della diffida sembrano averne consapevolezza.
Le procedure
Non dovrebbe essere noto a tutti, e soprattutto a chi dirige un Area del Comune, che in presenza di lavori urgenti, se l’inquilino persiste nell’opporre resistenza ai lavori nonostante le disposizioni del Codice
civile, il proprietario potrà solamente richiedere alla competente Autorità Giudiziaria un ordine di liberazione dell’immobile e che in assenza di tale decisione, che ovviamente dovrà tenere conto di tutti gli interessi in gioco, l’inquilino non potrà essere sfrattato neanche con l’intervento della NATO?