Europee, Chinnici a Enna, stress test per Mpa e Colianni

“Siamo figli di quella cultura autonomista, moderata e cattolica che rappresenta una politica non urlata”. Lo scrivono i vertici del Mpa di Enna che, nei giorni scorsi, hanno accolto Caterina Chinnici, candidata alle Europee in Forza Italia, dopo la sua esperienza nel Pd, con cui è stata eletta a Bruxelles, salvo poi presentarsi nel settembre del 2022 come candidata del Centrosinistra per la corsa alla presidenza della Regione.

Mpa su Chinnici

Il Mpa, in virtù di un accordo con Forza Italia, sosterrà la figlia del magistrato ucciso nel 1983 dalla mafia ma c’è molta curiosità sul risultato che il movimento autonomista raggiungerà in questa delicata tornata.

“Da oggi siamo impegnati a ricercare il consenso per l’On Caterina Chinnici, magistrato ed Europarlamentare uscente, figlia di Rocco Chinnici, magistrato e vittima della Mafia, nonché padre del pool antimafia” si legge nella nota del Mpa di Enna

Lo stress test

Quanti elettori il Mpa riuscirà a portare alle urne e soprattutto a fare votare Caterina Chinnici? Un vero stress test, soprattutto per i dirigenti ennesi anche se, formalmente, la guida è affidata al leader, l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nominato, nel febbraio scorso, coordinatore provinciale.

L’uscita dalla giunta porterà consensi?

Uno dei referenti principali del Mpa ad Enna è certamente l’ex vicesindaco, Francesco Colianni, figlio di Paolo Coliannni, l’ex assessore regionale, travolto nei mesi scorsi da una pesante inchiesta giudiziaria. Poco più di un mese fa, gli autonomisti sono usciti, in modo fragoroso, dall’amministrazione di Enna: in 4 si sono dimessi dalla carica di assessori e contestualmente in Consiglio hanno costituito un gruppo con Enna Viva, il movimento legato a Francesco Alloro, anche lui dimessosi dalla giunta Dipietro.

Una scelta di discontinuità che, comunque, dovrà essere sottoposta al giudizio degli elettori: certo le elezioni europee seguono dinamiche nazionali e non strettamente locali ma nella tornata dell’8 e del 9 giugno saranno fatte delle valutazioni sulla capacità complessiva degli autonomisti di Enna di mobilitare il territorio.

I rapporti di forza

Perché, è evidente che, al termine delle elezioni, si tireranno le somme per valutare i rapporti di forza. Nella lista di Forza Italia, ci sono più sfide, innanzitutto il testa a testa tra Edy Tamajo, candidato del presidente della Regione, e Marco Falcone, che ha fatto pace con Micciché e punta alla leadership del partito.

La sfida tra Lombardo e Cuffaro

Attraverso la Chinnici, sarà valutata la forza, in Sicilia, del Mpa, che avrà come sfidante la Dc, fresca di federazione con Noi Moderati, che sostiene la candidatura, sempre in Forza Italia, di Massimo Dell’Ultri. Insomma, un braccio di ferro tra vecchi democristiani: da una parte Raffaele Lombardo, dall’altro Totò Cuffaro.