Rifiuti elettronici, raccolta record a Enna
Enna-Cronaca - 11/04/2024
Con 8,02 kg/ab (+40%) la provincia di Enna conquista il primato regionale per raccolta pro capite di rifiuti elettronici soprattutto in forza di maggiori quantitativi di lavatrici e televisori avviati a riciclo da ciascun abitante, mentre quella di Agrigento con soli 2,39 kg/ab scende in ultima posizione.
Il rapporto
E’ quanto emerge dal Rapporto regionale sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE – l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia – nel 2023 la Sicilia ha raccolto 23.551 tonnellate di RAEE. Il risultato è in flessione dell’8,6% rispetto al 2022, più del doppio rispetto al calo registrato a livello italiano (-3,1%).
Il dato sulle province siciliane
La riduzione dei volumi regionali si lega alla flessione di sei delle nove province siciliane. La contrazione più consistente la registra la provincia di Palermo la cui raccolta perde il 23,6% rispetto al 2022 e scende a 5.297 tonnellate. Segue quella di Messina che perde il 14,7% per 3.894 tonnellate raccolte. Più contenuti i cali di Catania (-8,8%) la cui raccolta si ferma a 5.831 tonnellate complessive, di Siracusa (-5,2%) per 1.142 tonnellate, di Ragusa (-3,3%) con 1.299 tonnellate, e di Agrigento (-2,4%) la cui raccolta scende a 994 tonnellate.
Le eccezioni nell’isola
Fanno eccezione le province di Caltanissetta, di Enna e di Trapani. La prima vede crescere i propri volumi di raccolta addirittura del 40,6% per un totale di 616 tonnellate, quella di Enna del +39,9% per 1.258 tonnellate complessive, mentre quella di Trapani incrementa la raccolta ‘solo’ del +8,6% per un totale di 3.221 tonnellate. I valori pro capite delle province di Enna e di Trapani, in particolare, si confermano i più alti a livello regionale, con rispettivamente 8,02 kg/ab (+40%) e 7,72 kg/ab (+8,6%).
Il caso Enna
Nel caso di Enna, il risultato è sostenuto soprattutto dai maggiori quantitativi di lavatrici e televisori avviati a riciclo da ciascun abitante che si traduce in oltre 1 kg in più a testa (+56,8%) rispetto alla media nazionale di R2 (2,07 kg/ab) e in oltre 1 kg in più (+134%) rispetto agli 0,81 kg/ab di R3 raccolti mediamente da ogni italiano.
A favorire la crescita del dato pro capite della provincia di Trapani sono invece i volumi di R1 e R3, tanto che ogni abitante avvia a corretto smaltimento quasi 1 kg a testa in più (+45,4%) di R1 rispetto alla media nazionale di 1,71 kg/ab, e più del doppio (+111,7%) di R3 rispetto agli 0,81 kg/ab raccolti mediamente da ogni italiano.
Con 6,46 kg/ab (-14,7%) quella di Messina è l’unica altra provincia con un dato pro capite superiore alla media nazionale. Al di sotto tutte le altre: Catania si ferma a 5,41 kg/ab (- 8,8%), Palermo a 4,38 kg/ab (-23,6%), Ragusa a 4,11 kg/ab (-3,3%). Addirittura, al di sotto dei 3 kg/ab – che significa essere tra le dieci peggiori a livello nazionale – le province di Siracusa con 2,96 kg/ab (-5,1%), di Caltanissetta con 2,45 kg/ab (+40,8%) e di Agrigento con 2,39 kg/ab (-2,4%).
Raccolta per tipologia di siti
L’analisi della raccolta regionale dal punto di vista della rete infrastrutturale evidenzia che il 68% dei volumi complessivi vengono ritirati presso i centri di raccolta comunali (CdR) e il 32% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR). In quest’ultimo caso si tratta di un’incidenza superiore alla media nazionale (21%). Questo andamento non riguarda tutte le province: se in quelle di Agrigento e di Siracusa i rifiuti elettronici vengono portati quasi esclusivamente nei CdR, nelle province di Catania, di Enna, di Messina e di Palermo i cittadini consegnano almeno il 40% dei propri RAEE ai retailer di elettronica di consumo.
Il dg del Centro coordinamento Raee
“A eccezione delle province di Enna, Trapani e in parte anche Messina, che mantengono valori pro capite superiori alla media nazionale, il resto della regione anche nel 2023 non si è data la possibilità di sviluppare la propria rete infrastrutturale per la raccolta dei RAEE, di godere di maggiori risorse economiche derivanti da una raccolta più efficiente, di promuovere un’economia circolare a beneficio del territorio”, commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE.
Foto tratta da https://www.wired.it