Consorzi bonifica, Pd, “agricoltori pagano solo acqua consumata”
√i√i - 14/10/2023
E’ stato approvato anche un emendamento che stabilisce che il contributo irriguo dovrà essere pagato dagli agricoltori solo se il beneficio è effettivo e diretto. In altre parole pagheranno soltanto l’acqua che consumeranno.
La riforma
Ne dà notizia il deputato regionale del Pd, Fabio Venezia, autore dello stesso emendamento, in merito al disegno di legge approvato in Commissione Attività produttive per riforma dei Consorzi di bonifica. Tra le novità la riduzione dei Consorzi da 11 a 4, “l’istituzione di un Ufficio interconsortile per la programmazione degli investimenti e il coinvolgimento attivo degli agricoltori” precisa Venezia.
Il coinvolgimento degli agricoltori
Tra le norme proposte dal Pd ed approvate in Commissione quelle che “ridanno protagonismo agli agricoltori chiudendo con la lunga stagione dei commissariamenti, quelle che riconoscono il diritto delle organizzazioni sindacali a partecipare alla formazione dei più importanti atti aziendali e quelle che tutelano il trattamento di fine rapporto dei lavoratori” spiega Fabio Venezia.
“Tetto massimo per canone irriguo”
“Con l’approvazione di questo emendamento – dichiara Fabio Venezia, vice presidente della Commissione Bilancio all’ARS – si risolverà l’annoso problema del beneficio irriguo per il futuro, ma occorre un ulteriore provvedimento normativo, al quale stiamo già lavorando, per sanare il contenzioso pregresso alla luce anche delle recenti sentenze che hanno dato ragione agli agricoltori. Come gruppo parlamentare del PD ci batteremo in Aula per migliorare la riforma – continua il parlamentare ennese – prevedendo, in particolare, di fissare un tetto massimo per il canone irriguo e di far transitare il personale all’interno dei nuovi Consorzi senza soluzione di continuita e dunque senza interruzione del rapporto di lavoro”.