Sfiducia a Scozzarella, clima teso tra maggioranza e opposizione
Valguarnera - 07/07/2023
A tre giorni dalla discussione consiliare sulla mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Enrico Scozzarella che sarà discussa lunedì 10 alle ore 15, le parti politiche contrapposte, maggioranza ed opposizione sono in fermento. Imprevedibile ad oggi l’esito della vicenda, nessun spiraglio da ambo le parti per trovare un accordo, una intesa, che possa ridare serenità al consesso civico.
I 7 consiglieri firmatari della mozione
A spingere maggiormente sul piede dell’acceleratore è l’opposizione che forte delle 7 firme raccolte tra i consiglieri, spera di mandare a casa il primo inquilino del consiglio comunale. Le posizioni e le linee di pensiero sono sempre inalterate, i 7 firmatari sono certi che i voti di maggioranza dell’Aula 7/12, così come prevede lo Statuto, siano sufficienti mentre alcuni esperti della materia asseriscono che occorre la maggioranza assoluta dei 2/3, ossia 8 voti, come prevede una legge regionale.
Lo scenario
La partita a questo punto passa quindi nelle mani segretario comunale che subito dopo l’appello nominale dei presenti, dovrà esprimersi sui voti occorrenti. C’è l’ipotesi da non scartare, così come si ventila da più parti, che il presidente possa togliere il disturbo poco prima, dimettendosi dalla carica.
Clima politico teso
Certo è che la situazione che si è venuta a creare nell’ultimo periodo è incandescente con reciproche accuse e risse verbali tra banco della presidenza ed opposizione. Le accuse maggiori rivolte a Scozzarella sono di incapacità a condurre i lavori, inadeguatezza, arroganza, gravi inadempienze e mancata imparzialità come il ruolo di super partes e garante istituzionale impone.
La replica di Scozzarella
Scozzarella dal canto suo, attraverso il nostro giornale, ha rimandato al mittente le accuse formulate, dicendo di aver osservato sempre le leggi ed il regolamento comunale nonché le prerogative politiche di tutti i consiglieri comunali, aggiungendo inoltre che dietro la sua ipotetica esclusione c’è un chiaro ed inequivocabile disegno politico.
Il cambio tra i banchi del Consiglio
A far saltare recentemente il banco della maggioranza dopo Filippa D’Angelo e Luca Bonanno accasatisi con l’opposizione è stato ultimamente Enrico Capuano che ha accusato Scozzarella di essere venuto meno al “patto di alternanza” di 2 anni e mezzo cadauno, sugellato tra i due ad inizio legislatura che ha indotto Capuano ad apporre la propria firma al documento di sfiducia degli altri colleghi di opposizione.
Di certo è che all’interno dell’Aula consiliare già da tempo non si respira un bel clima, clima che si è ripercorso e continua a ripercuotersi inevitabilmente sull’attività amministrativa. La proposta che a questo punto viene auspicata soprattutto negli ambienti produttivi e sociali della piccola cittadina è che si ponga fine a questa vicenda e che si faccia garante in primis la sindaca Draià e l’intera amministrazione, di convocare nei limiti del possibile prima della seduta, un tavolo di concertazione con tutti i consiglieri al fine di individuare una persona di garanzia e di equilibrio, gradita ad entrambi che riesca a dare serenità e respiro ad entrambe le attività istituzionali poste in essere.
Rino Caltagirone