Calascibetta, è scontro totale tra Pd e Lo Vetri

Si annuncia un’estate politicamente rovente, con la maggioranza e l’opposizione consiliare a darsi battaglia. Una “guerra” che va avanti da oltre un anno, da dopo le elezioni comunali. Una campagna elettorale al vetriolo, con i due candidati a sindaco, l’attuale capogruppo della minoranza, Carmelo Lo Vetri, e il primo cittadino in carica, Piero Capizzi, a darsi battaglia.

L’attacco del Pd alla minoranza


Colpi di “clava” che continuano anche adesso e che stanno trascinando, spesso nella non politica, l’intero Consesso civico. Nei giorni scorsi era intervenuto persino il segretario comunale del Partito democratico, gruppo politico che sostiene il sindaco Piero Capizzi, appoggiato anche da altri movimenti civici. Una disamina, quella del segretario del Pd, Fulvio Di Franco, che ha mandato su tutte le furie l’opposizione consiliare, in particolar modo il capogruppo Carmelo Lo Vetri, la cui risposta non si è fatta attendere.

La replica di Lo Vetri

Dopo aver apostrofato “azzeccagarbugli” la guida del Pd, Carmelo Lo Vetri ha detto: “Per il Partito democratico, o meglio dire di quel che è rimasto, la minoranza consiliare è democratica se rimane in silenzio e non crea minimamente disturbo, affinché il proprio partito possa affinare meglio il suo evidente sistema clientelare. Aspetto messo in risalto anche dal Presidente del Consiglio comunale Salvatore Cucci, quando chiese a Piero Capizzi di spiegare come aveva ottenuto per il fratello un incarico all’Ato rifiuti di Enna. Il Patto Civico- continua Carmelo Lo Vetri- suggerisce al segretario del Pd di verificare l’articolo 16 dello Statuto che recita: sono organi di governo del Comune il consiglio, la giunta e il sindaco”

“E speriamo che il segretario colga la differenza. Vero che il “Patto Civico” ha voluto concedere, come giusto che sia, un ampio lasso di tempo alla nuova maggioranza per verificare come amministra e come intende la democrazia. Nell’uno e nell’altro campo, il partito democratico si è dimostrato incapace. Infatti, per tentare di giustificare la figuraccia di Daniele La Paglia, il segretario del Pd ha scritto che lo sforzo titanico del partito si è ridotto al ripristino dei servizi socio-sanitari, su cui la minoranza aveva già dato, da
tempo, un preciso atto di indirizzo, disatteso dal sindaco. Va suggerito al segretario Di Franco che la democrazia si realizza anche nel rispetto della minoranza e delle regole che reggono i rapporti tra i
diversi organi. Il segretario del Pd- conclude l’opposizione- forse non sa che la democrazia è faticosa e non è fatta solo di gente che pensa di essere democratica alzando e abbassando la mano al comando di chi è pdino solo perché è più facile l’accesso alla “mangiatoia”.

Certo, se nei giorni scorsi a Calascibetta abbiamo assistito al convegno sulla vita dello statista Giuseppe D’Angelo, con la presenza di autorevoli studiosi siciliani, ci appare difficile definire la politica xibetana di oggi con la “P” maiuscola.

Francesco Librizzi