Enna. Carta dei Servizi Sociali, questa sconosciuta
Enna-city - 29/04/2023
Enna. Carta dei Servizi Sociali, questa sconosciuta
di Massimo Greco
Mentre la riforma Cartabia, da poco entrata in vigore, prospetta la necessità da parte dei Servizi sociali dei Comuni non solo di affrontare tempistiche molto stringenti, nella raccolta ed elaborazione delle informazioni, ma anche di efficientare i rapporti e le collaborazioni con il Tribunale, le forze dell’ordine e le altre Istituzioni all’insegna della massima collaborazione e integrazione per realizzare un intervento di estrema delicatezza, ancora oggi, quasi tutti i Comuni della nostra provincia risultano sprovvisti della Carta dei Servizi Sociali. Strumento prescritto dalla legge 328/2000 per definire i criteri per l’accesso ai servizi, le modalità del relativo funzionamento, le condizioni per facilitarne le valutazioni da parte degli utenti e dei soggetti che rappresentano i loro diritti, nonchè le procedure per assicurare la tutela degli utenti. La Carta dei Servizi Sociali, lungi dall’essere un banale adempimento burocratico, rappresenta lo strumento attraverso il quale si monitorano gli indicatori di qualità delle prestazioni sociali offerte dal Comune nella qualità di erogatore di servizi pubblici. Ma vi è di più, l’inadempimento assume ulteriore gravità per violazione della legge sull’anticorruzione che obbliga le Pubbliche Amministrazioni a pubblicare tali Carte contenenti gli standard di qualità dei servizi pubblici. Sul sito istituzionale del Comune di Enna, capo fila del Distretto socio-sanitario D22, si legge che tale adempimento risulta in fase di elaborazione dal lontano 30 gennaio 2014.
Ora, ammesso che la mancata redazione di questo importante strumento pattizio tra utenza ed erogatore dei servizi sociali sia il risultato di una contagiosa distrazione collettiva di cui risultano affetti i nostri Comuni, il controllo sugli oneri di pubblicazione prescritti dalla normativa vigente non dovrebbe gravare sui singoli Responsabili anticorruzione? E chi sono i Responsabili anticorruzione nei Comuni? I Segretari Generali. Ah…ok. Alla domanda “Oggi coma va?”, San Pietro avrebbe risposto, “Mi sento un cerchio alla testa”.