A Troina nascono il “Lapidarium” e la “Pinacoteca civica d’arte moderna”
Troina - 21/03/2023
Dopo l’apertura, nel 2021, del Museo della fotografia di Robert Capa, il Sistema Museale Troinese continua a prendere forma con la nascita di nuovi e importanti tasselli nei suggestivi spazi espositivi della Torre Capitania di via Conte Ruggero, che saranno resi fruibili alla cittadinanza e ai visitatori nelle prossime settimane.
Nell’ottica di valorizzazione e promozione del patrimonio comunale e dell’identità della città e del territorio perseguita negli anni, l’amministrazione comunale ha infatti deciso di istituire “la Pinacoteca civica d’arte moderna” e il “Lapidarium”.
“Un museo – spiega il sindaco Fabio Venezia – non è solo un semplice spazio espositivo realizzato per essere fruito, ma è soprattutto un luogo di identità e di memoria che permette al visitatore di sentire e vivere nell’intimità l’arte e la bellezza. Con questo spirito abbiamo istituito la ‘Pinacoteca civica d’arte moderna’ e il ‘Lapidarium’, considerando l’arte come strumento di crescita umana e sociale, nella consapevolezza che laddove c’è cultura c’è anche ricchezza”.
Il primo piano della Torre fortificata dell’ex città-castello normanna, all’interno della Sala Miani, ospiterà il “Lapidarium”, dove saranno esposti stemmi araldici settecenteschi, bifore neogotiche, leoni stilofori di età normanna, colonnine rinascimentali, lastre tombali di età barocca, elementi ornamentali neoclassici e vari reperti lapidei di epoca medievale e moderna di grande pregio, databili dall’XI° fino al 1700, rinvenuti nel corso degli anni e delle varie campagne di scavo, finora custoditi dal Comune e resi finalmente fruibili al pubblico.
Il secondo piano di quello che, in seguito, fu anche un carcere borbonico e che negli anni scorsi ha accolto le prestigiose mostre “Omaggio a Tiziano. Capolavori a confronto” e “Rubens e la pittura della Controriforma”, ospiterà invece la “Pinacoteca civica d’arte moderna”, che l’amministrazione ha voluto intitolare alla memoria del compianto monsignor Gaetano Zito (1954-2019), troinese di intensa fede, storico arguto, fine intellettuale, amante dell’arte e instancabile studioso impegnato nella tutela e nella salvaguardia dei beni archivistici, storici e artici.
L’esposizione comprende circa 20 opere, che coprono un arco temporale compreso tra il ‘500 e, tra cui figurano alcune opere pittoriche quali “Santo Stefano protomartire”, “San Francesco d’Assisi in meditazione”, “San Francesco di Paola”, il “Paesaggio innevato” di Willem Schellinks, il “Paesaggio agreste con animali da pascolo e pastorello” del pittore Philipp Peter Roos e il “Cristo e l’adultera”, attribuibile al napoletano Paolo Domenico Finoglio, oltre a diverse sculture lignee e manufatti custoditi nelle chiese e nei conventi, strappati all’abbandono e restaurati per essere ammirate nella loro magnificenza.