Calascibetta: la magnificenza del “Carretto siciliano” nel libro del fotografo Massimo Folisi
Calascibetta - 11/12/2022
Calascibetta. Il tema è quello dei “Carretti siciliani”, la cui pittura è patrimonio dell’Unesco. Il libro-illustrato dal titolo “I Maestri del carretto di Sicilia” è del fotografo xibetano Massimo Folisi. Un lavoro prezioso e importante, per le nostri origini e tradizioni, quello presentato, nella sala convegni “Contoli-Di Dio”, al numeroso pubblico. Una serata culturale, organizzata dalla Fidapa, presieduta da Piera Dello Spedale Venti, con il patrocinio del Comune, che ha visto anche la partecipazione delle autorità civili. Il video che ha aperto la serata, prima dei saluti del sindaco Piero Capizzi e del presidente della Fidapa, ha mostrato l’autore del libro mentre intervistava alcuni anziani maestri di carretti, chiedendo i segreti di un mestiere straordinario. Massimo Folisi ha dovuto percorrere diverse centinaia di chilometri, da un angolo all’altro dell’Isola, per potere realizzare un lavoro al quale ha detto “tenevo tantissimo”.
Un libro-illustrato, di ricerca, dove viene raccontata la storia di carradori, fabbri, intagliatori, pittori e bardatori. Tra loro, nel libro, sono presenti quattro artigiani rimasti in vita dei sei che nel 2014 sono stati inseriti nel registro delle eredità immateriali della Regione Siciliana. Si tratta di tesori umani viventi in quanto detentori di particolari conoscenze e abilità del “Carretto”. I loro nomi sono: Domenico Di Mauro, Nerina Chiarenza, Salvatore Chiarenza e Rosario D’Agata. Mane artigiane custodi di un patrimonio Unesco, perché la pittura dei cosiddetti “carretti siciliani”, da parte delle 38 attività artigianali sparse nell’isola, è stata premiata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Folisi ha voluto raccontare il suo lavoro dialogando con la scrittrice Angela Riviera, curatrice della pubblicazione. Dopo aver scovato i maestri del carretto, soprattutto tra le province di Palermo e Catania, Massimo Folisi ha descritto, nel suo libro, il loro lavoro di nicchia. Li ha intervistati, ha ascoltato le loro storie e raccontato anche la “bellezza” di questa professione. Opere d’arte che racchiudono sentimento, emozione e impegno. “E’ un libro di cultura, che spiega la bellezza dei “carretti” – ha sottolineato la scrittrice Angela Riviera – pitture straordinarie dove viene messo in risalto, a seconda la provincia, il colore rosso e giallo. In provincia di Catania si predilige il rosso, nel dipingere il carretto, nel palermitano il giallo. Questi colori vivaci – ha continuato la scrittrice – servivano anche per attirare l’attenzione delle persone. Perché, nell’antichità, i carretti siciliani, dove a prevalere tra le pitture è l’immagine della Madonna, erano utili ai venditori di frutta, ortaggi e primizie varie”. Quell’immagine che era, insieme, espressione di speranza, di conforto, di religiosità, visibile concretamente nella quotidianità delle cose materiali.
Oggi il carretto siciliano, trainato dal cavallo, viene anche usato dalle guide turistiche come mezzo di locomozione per mostrare ai turisti soprattutto le bellezze di Palermo. “Oltre ad avere uno scopo culturale – ha spigato Massimo Folisi – il libro nasce per far conoscere chi sono le vere maestranze del carretto siciliano a livello regionale, inoltre auspico che questa arte possa entrare nelle scuole a seguito di progetti mirati, il tutto per non far perdere le nostre origini e le nostre tradizioni”. Duecentocinquanta pagine dove viene raccontato uno dei mestieri più straordinari che ancora resiste e che da lustro alla terra sicula.
Francesco Librizzi