IIS “Majorana-Cascino” Piazza Armerina: incontro filosofico sul tema della “Cura di sè e cura del mondo”

I molteplici volti della cura. Lectio magistralis della Prof.ssa Cardullo al liceo Scientifico e classico di Piazza Armerina

Giorno 10 febbraio 2022 si è tenuta, in via telematica, dalle ore 15:30 alle ore 18:00, una lectio magistralis dal titolo “Cura di sé e cura del mondo: i molteplici volti della cura”, tenuta dalla Prof.ssa Loredana Cardullo, direttrice del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania e docente di Storia della Filosofia antica e Filosofia morale. La Preside dell’IIS”Majorana-Cascino”, la Prof.ssa Lidia Di Gangi, nei saluti introduttivi ha sottolineato l’importanza educativa di questa lectio programmata dai docenti del Dipartimento di Filosofia del “Majorana-Cascino”, i proff.ri Fiorente, La Ferrera, Ficarra, Zagara e Tigano, in collaborazione con il Crif Sicilia orientale e l’Ateneo catanese. “La questione della cura filosofica – ha affermato la Dirigente – costituisce la qualità essenziale del nostro modo di stare al mondo e di entrare in relazione con gli altri e con il Pianeta terra. Per questa importante ragione la riflessione filosofica sul tema della cura è trasversale alle questioni di Educazione civica dedicate alle riflessioni sulla sostenibilità e i Global goals delle Nazioni Unite ed è formativa per tutti gli studenti del nostro Istituto, dei tecnici e del liceo”. In seguito, ha preso la parola la Prof.ssa Alessandra Tigano la quale ha ringraziato la filosofa Loredana Cardullo per avere accolto senza nessuna esitazione l’invito del Dipartimento di Filosofia e ha introdotto il tema della lezione mettendo in luce il valore paidetico della filosofia come opportunità di apprendimento per tutti (Protocollo d’intesa MIUR/CRIF).

Loredana Cardullo


La filosofia della cura, infatti, educa la persona a vivere in modo autentico con sé stessa, gli altri e il Pianeta Terra ed è un valore inestimabile per la formazione delle nuove generazioni che sono chiamate ad adottarla come stile di vita. Le riflessioni della Prof.ssa Cardullo hanno affrontato il significato socratico della cura come epimèleia, sollecitudine ed impegno morale e formativo verso sé stessi, e come therapeía. “Questa parola – ha affermato la Direttrice del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania – si concretizza in molteplici forme e non deve essere letta come banale altruismo, ma come consapevolezza della propria vulnerabilità. Nella sua lectio la filosofa ha attualizzato il mito della dea Cura ripreso da Heidegger in “Essere e tempo”, sottolineando l’esigenza di estendere la cura ad altri soggetti, tra cui la natura e le generazioni future. Dalla pandemia e dall’esperienza della vulnerabilità che tutti ci accomuna dobbiamo imparare a recuperare il valore perduto della cura che abbiamo sacrificato in nome della nostra hybris prometeica e dal desiderio di varcare i confini dell’umano. Per vivere in modo autentico dobbiamo imparare a riconoscere il volto della responsabilità e a praticare il nuovo imperativo ecologico di Hans Jonas. Bisogna imparare ad agire in modo che le conseguenze delle nostre azioni siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla Terra. Numerosi sono stati gli interventi al dibattito degli studenti liceali, i quali, a partire da casi concreti come la questione dell’estinzione delle api, gli accordi di Parigi e gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 e la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite di Glagow, hanno posto in evidenza i molteplici volti della cura che entra in dialogo con le questioni scientifiche, economiche, politiche ed etiche del Pianeta.

“Questo incontro – hanno affermato gli studenti liceali – è stato formativo perché abbiamo imparato che la cura ci rende uomini veri e ci educa a diventare cittadini capaci di vivere bene con sé stessi e con gli altri e di rispondere alle grida di aiuto della nostra casa comune, la Terra, di cui abbiamo il dovere di prenderci cura per consegnare la vita stessa al futuro dell’umanità”.

Si ringrazia la Prof.ssa Alessandra Tigano per la collaborazione