Nessuna persecuzione da parte della General Montaggi al Comune di Valguarnera

Nessuna persecuzione da parte della General Montaggi al Comune di Valguarnera. Così risponde l’avvocato Elenio Mancuso (legale della società) alla sindaca Francesca Draià  dopo le esternazioni di questa sulla società che ha svolto il servizio smaltimento rifiuti sino a febbraio scorso. Tutto ciò, al solo fine di salvaguardare il buon nome della società –tiene a ribadire l’avvocato- in quanto le recenti dichiarazioni del Sindaco sono idonee a ledere ingiustificatamente l’immagine e il decoro della società, che da decenni svolge egregiamente il servizio di gestione dei rifiuti  con integrità sia morale, sia professionale, e onestà integerrima.  L’avvocato assicura pure che tutta la vicenda sarà trattata presso le aule giudiziarie.  “Si rimane basiti dalle infondate dichiarazioni rese dal Sindaco di Valguarnera. Non può che ribadirsi- afferma- che la General Montaggi ha sempre svolto egregiamente il servizio di gestione rifiuti presso il Comune di Valguarnera, in ossequio al capitolato speciale, e garantendo, sempre su richiesta di detto Comune, numerosi servizi aggiuntivi, per come previsto. Pertanto, sia la richiesta di riduzione del costo del servizio avanzata dall’Ente, sia l’applicazione di penali per asserite inadempienze, non solo risultano palesemente infondate nella sostanza, ma anche illegittime nella forma”. In merito alle asserite inadempienze della società formulate dal sindaco l’avvocato Mancuso asserisce: “Nessuna contestazione (ex art. 15) relativa ad asserite inadempienze nell’esecuzione del servizio è stata mai mossa da parte del Comune di Valguarnera nei confronti della General Montaggi nel corso dell’affidamento, ma solo diversi mesi dopo la conclusione del periodo di affidamento del servizio, pertanto, con ogni consequenziale effetto decadenziale. Tra l’altro, come sopra anticipato- specifica- la General Montaggi, su richiesta dello stesso Ente, ha svolto nel corso degli anni numerosi servizi aggiuntivi (quali ad esempio, l’espletamento del servizio nelle domeniche e nelle festività), ponendo a disposizione del cantiere anche numerosi mezzi aggiuntivi, così da avere maturato il diritto di ottenere, ai sensi dell’allegato A) del citato capitolato speciale, il pagamento di somme ulteriori (diverse centinaia di migliaia di Euro) di cui alle fatture già trasmesse all’Ente nei giorni scorsi, che, laddove dovessero rimanere anch’esse impagate, saranno oggetto di una ulteriore domanda giudiziale.” Sul fatto che la General Montaggi avrebbe contestato gli atti della procedura di gara settennale senza essere stati poi impugnati, così risponde:  “La General Montaggi, infatti, aveva ed ha, a tutt’oggi (essendo operatore economico ammesso alla gara settennale espletata, incluso nella relativa graduatoria a tal fine redatta) il diritto di verificare e contestare la regolarità degli atti emessi nella predetta procedura di gara (nonché nella antecedente procedura di gara citata dal Comune, tenutasi diversi anni fa, ove non è risultata aggiudicataria), rimanendo a sua totale discrezione la scelta di impugnare, o meno, tali atti, anche alla luce di valutazioni e scelte aziendali di natura economica, attesi anche i costi da sostenersi in un eventuale giudizio avente ad oggetto la legittimità degli atti di gara. Quanto appena rilevato non può certamente condurre ad un’asserita infondatezza delle contestazioni mosse sugli atti di gara.” Infine l’avvocato Mancuso evidenzia che i dipendenti del cantiere di Valguarnera sono stati pagati con somme proprie. “Nonostante il mancato pagamento da parte del Comune di Valguarnera Caropepe, di ingenti somme in favore della General Montaggi, quest’ultima ha comunque provveduto al pagamento di tutte le retribuzioni (ivi incluso il TFR), in favore dei lavoratori del cantiere, utilizzando le proprie autonome risorse economiche, e con ciò evitando che l’esposta incresciosa situazione venutasi a creare a causa del mancato pagamento di quanto dovuto alla General Montaggi, arrecasse danni, non solo alla società, ma anche agli incolpevoli lavoratori del cantiere di Valguarnera”.

 

Rino Caltagirone