Sport dilettantistico in piena crisi, difficile riemergere con efficienza
Enna-Sport - 30/05/2020
Quanti disastri ha creato il coronavirus allo sport dilettantistico?
“In effetti il coronavirus ha provocato disastri notevoli su un tessuto che era già precario per i fatti suoi – esordisce Roberto Pregadio – a cominciare dalle strutture sportive per la maggior parte deficitarie per cui oggi le società sportive dilettantistiche si trovano in grande difficoltà e ricorrere ai ripari sarà molto difficile. Basterà iniziare con gli impianti sportivi, con interventi specifici sia negli spogliatoi che nel campo di gioco che dovranno rispondere a determinate caratteristiche in modo da proteggere giocatori, allenatori, sanitari, dirigenti. La maggior parte delle nostre società non sono organizzate per affrontare i pericoli del coronavirus per cui dobbiamo aiutarle al massimo per evitare i contagi. Ci dovrà essere tra poco una riunione generale con il vice presidente della Lega Dilettanti Morgana e con il presidente regionale Lo Presti per il calcio per cercare di dettare tutte le indicazioni possibili per migliorare gli impianti. Il Credito Sportivo è pronto a concedere contributi a fondo perduto ed allora i sindaci dovranno cercare di sfruttare l’occasione. Ma il messaggio che invio a tutti i dirigenti è che non si può tornare al vecchio sistema dobbiamo affrontare con impegno questa nuova e difficile realtà, abbattere i costi, riuscire a trovare sponsor, migliorare al massimo l’organizzazione, ridurre al minimo il dilettantismo, diminuire i costi dei giocatori che nei nostri campionati sono eccessivi, non si possono e non si devono pagare mille, due mila euro per giocatore”.
Per la provincia di Enna e per il calcio in particolare l’Enna in Eccellenza e le sei squadre in prima categoria dovranno incominciare a lavorare sin da ora per trovarsi in buona condizione quando (settembre ?) si incomincerà di attività sportive in attività. “La Leonfortese -dichiara il presidente Russo – rispetterà ed accetterà in toto quanto deliberato dalla Lega, poiché prima del calcio o di qualsiasi competizione , va messa la salute dei nostri tesserati e di noi tutti; dobbiamo migliorarci”.