Rifiuti/Enna. Sindaci centro destra in disaccordo
Enna-Cronaca - 15/06/2009
Enna. La società SiciliaAmbiente, che gestisce la raccolta dei rifiuti in provincia di Enna e la elezione del suo Consiglio di Amministrazione, sono state al centro di una riunione molto incandescente della maggioranza di centrodestra, presieduta dal presidente della Provincia, Pippo Monaco, con la partecipazione dei sindaci Angelo Ferrigno (Barrafranca), Salvatore Costantino (Troina), Filippo Buscemi (Nissoria), Gaetano Punzi (Regalbuto) e Piero Nocilla (Valguarnera), del vice presidente della Provincia, Luisa Lantieri, dell’assessore provinciale al bilancio, Ilaria De Simone. Una riunione alla vigilia dell’assemblea dei sindaci, che è prevista questa mattina, ma che con molta probabilità scivola di 24 ore, per una maggiore pausa di riflessione in quanto c’è da eleggere i tre componenti del consiglio di amministrazione, che,secondo quanto discusso nella riunione della maggioranza, verrebbero segnalati dal presidente della Provincia, dalla maggioranza stessa ed un rappresentante verrebbe segnalato dal le forze di opposizione. In una riunione in cui i contrasti all’interno sono stati a dir poco incandescenti con l’abbandono da parte del sindaco Piero Nocilla, e le idee balzane di qualche suo collega, che continua ad affrontare il problema rifiuti con grande superficialità, ha sorpreso la posizione dell’assessore De Simone, che ha difeso l’esistenza della società SiciliaAmbiente, che, comunque, vedrebbe meglio con un budget ridotto, specie per certi stipendi altisonanti, mentre alla fine è prevalsa la tesi che bisogna avere un incontro con i revisori dei conti per cercare di conoscere la reale situazione finanziaria della società, che viene sistematicamente penalizzata nella sua organizzazione dal mancato pagamento delle bollette, anche quelle che sono solo ed esclusivamente un’anticipazione di una bolletta che nascerà dalla sommatoria dei piani economici, elaborati dai comuni con l’approvazione dei consigli comunali. Il fatto che il 70 per cento degli utenti continua a non pagare, e sono anni che non lo fanno, non è una situazione bella a vedersi e sarà sempre un ostacolo insuperabile per tornare alla normalità, avvalorata da un atteggiamento dei sindaci, che continuano ad operare senza avere idee chiare sui costi e sulla gestione, che aspirano sempre a far ritornare il servizio sotto la loro giurisdizione, dimenticando che gli Ato Rifiuti esistono, non possono fallire e per eliminarli ci vuole una legge regionale. Di soldi non ne arriveranno più, gli unici possibili sono quelli che potrebbero arrivare se si pagassero le bollette.