Enna. Il coordinatore di Cittadinanzattiva referente provinciale referendum

Enna. Francesco Stranera, coordinatore di Cittadinanzattiva, è stato designato, dal comitato promotore nazionale, referente provinciale e responsabile, insieme a Luigi Manno di Agira, della nomina dei rappresentanti lista per il prossimo referendum elettorale del 20 e 21 giugno.
Ritengo, commenta Stranera, che il referendum sia uno dei pochissimi strumenti rimasti all’elettore per cercare di cambiare le carte in tavola a chi in questi anni è riuscito invece a farsi tutte una serie di leggi ad personam.
Seppure sia molto difficile raggiungere il quorum del 50% + 1 degli elettori aventi diritto, i cittadini devono sapere che andare a votare oltre che un diritto è un dovere civico e che i referendum rappresentano veramente la voce dei cittadini liberi.
Già all’indomani delle elezioni europee – sottolinea Stranera – Bossi ha chiesto al presidente del consiglio un posto in più in Rai, due Regioni e la rinuncia al referendum e Berlusconi, ovviamente, ha rinunciato a sostenere il “SI”, come invece aveva promesso di sostenere qualche settimana prima.
In queste ultime elezioni europee i cittadini hanno iniziato a capire il grande bluff e lo hanno dimostrato con i fatti, in particolare ad Enna e provincia, non accordando al partito del premier quella fiducia tanto sperata.
Queste elezioni europee – aggiunge Stranera – al contrario, hanno dimostrato che gli italiani vogliono il bipartitismo e desiderano scegliere con il voto di preferenza i propri parlamentari.
Questo sistema, ispirato alla più antica delle democrazie, è stato cancellato dalla infame legge elettorale del 2005, concepita da Calderoni, che al diritto dell’elettore di scegliere il suo rappresentante ha sostituito il meccanismo delle liste bloccate, che dà ai segretari di partito il potere di decidere chi va in Parlamento. Il Referendum del 20 e 21 Giugno è contro questa legge elettorale ed è per questo motivo che si deve andare a votare…altrimenti è inutile lamentarsi…..
In sintesi vediamo cosa cambierebbe se vincessero i “SI” al referendum:
QUESITI 1 E 2 (CAMERA & SENATO)
Se vincono i Sì, scompariranno le coalizioni di partiti e si eviterà che questi si uniscano il giorno delle elezioni e si dividano subito dopo imponendo veti, mediazioni e verifiche continue a maggioranza e governo. Si realizzerà anche in Italia il bipartitismo, così come negli Usa, in Inghilterra, in Francia e in Spagna. Senza coalizioni, la soglia di accesso a Camera (4%) e Senato (8%) diventerà uguale per tutti e il premio di maggioranza non potrà più andare alla coalizione ma solo alla lista che avrà ottenuto più voti.
QUESITO 3 (CANDIDATURE MULTIPLE)
Se vincono i Sì, sarà vietato candidarsi in più di un collegio e scomparirà la pratica abusata di presentare ovunque candidati “acchiappa-voti” (normalmente i leader di partito). In questo modo sarà colpita la nomina dei parlamentari da parte delle segreterie di partito, che decidono chi deve andare al Parlamento sia prima delle elezioni, sia (mediante questa pratica abusata) all’indomani del voto.
Inoltre, comunica Stranera, i cittadini interessati a svolgere le funzioni di rappresentanti di lista per il “SI” al Referendum possono inviare, entro il 18 giugno, un’email con i propri dati anagrafici all’indirizzo di posta elettronica: referendum.enna@yahoo.it oppure telefonando ai seguenti numeri: 0935.1865464 – 3389150124.