Enna. Il Consigliere provinciale Sergio Malfitano si autosospende dal PdL

A qualcuno del PdL sia a Roma che a Palermo sono saltati i nervi e quasi nottetempo ha presentato un disegno di legge (ddl) al Senato sulla cosiddetta ‘sfiducia costruttiva’ all’Assemblea Regionale Siciliana, che permetterebbe all’Aula di sfiduciare il Presidente eletto direttamente dal popolo e di sostituirlo con uno scelto dai deputati regionali!

A parte che la cosa è anticostituzionale, perché non si può sostituire un “eletto” su base popolare con un “eletto” su base assembleare, è inaccettabile cambiare le regole mentre la partita è in corso. Questo sarebbe come usare le leggi e le maggioranze parlamentari per far fuori i competitors politici e per vendicarsi delle “lese maestà”!

In termini colorati potrebbe dirsi che questo è un “usare le leggi come pallottole politiche” distorcendo e piegando le leggi ad interessi di parte.
Ma stavolta le pallottole sono bolle di sapone!

Infatti il disegno di legge sulla cosiddetta ‘sfiducia costruttiva’ è un’arma spuntata, perchè il Presidente Raffaele Lombardo potrebbe dimettersi un giorno prima dell’approvazione, se non addirittura della promulgazione della legge, e manderebbe tutti a casa! Dopo, con il coraggio che ha fin qui mostrato, riproporrebbe certamente la propria candidatura alla Presidenza della Regione Sicilia con tutti coloro che ci stanno!

Anche ad Enna la determinazione del Presidente Lombardo e di conseguenze le decisioni romane del PdL cominciano a dare i primi ‘frutti’, giungono notizie di autosospensioni in massa dal PdL, la prima ufficializzata da parte del Consigliere provinciale eletto nella lista di Forza Italia e vicino al deputato on.Ugo Grimaldi.

Questa la dichiarazione di Sergio Malfitano:
“Oggi il PdL, soprattutto in Sicilia, sembra essere come un contenitore vuoto. Sarebbe stato certamente più opportuno che, prima di questa costituzione, si fosse pensato a stabilire e fissare prima quell’insieme di regole, espressione fedele delle volontà e delle proposte della base del partito, piuttosto che introdurre e imporre qualche norma dall’alto, verso le quali, tutti gli aderenti al PdL, avrebbero dovuto sottostare. Anche il Congresso Nazionale, al quale chi scrive ha preso parte, non è stato altro che un momento esclusivamente celebrativo, senza il minimo confronto o dibattito. Adesso i nodi vengono tutti quanti al pettine!!!
I fatti del PdL siciliano dimostrano la giustezza della propria posizione di distanza assunta nei confronti del PdL ennese, già da tempo manifestata e dichiarata in sede di Consiglio Provinciale, dichiarandosi aderente a Forza Italia e non al nascente PdL provinciale.
Esprimo la mia solidarietà e vicinanza ai neo Assessori regionali Cimino, Bufardeci e Gentile, manifestando, nel contempo, personale sdegno e forte condanna per la posizione assunta dai Coordinatori nazionali del PDL nei confronti dei suddetti Assessori.
Per quanto appena esposto, lo scrivente dichiara a tutti i livelli la propria autosospensione dal PdL nazionale”.