Enna. Emanuele Fonte, una vita per il giornalismo
Enna-Cronaca - 15/05/2009
Dal 25 al 30 maggio prossimi la Galleria civica di Enna ospiterà una selezione di articoli pubblicati sul quotidiano “La Sicilia” scritti dal compianto Emanuele Fonte, decano dei giornalisti ennesi. Grazie all’impegno della scuola media Savarese, dei familiari e della sezione ennese dell’Associazione siciliana della stampa, la storia della città di Enna e della sua provincia rivivrà attraverso un percorso tematico di oltre 200 articoli scritti dal 1967 al 2003, anno della morte di Fonte. La mostra, che sarà inaugurata lunedì 25 maggio alle ore 19.00, rimarrà aperta per una settimana. Venerdi 29 maggio, alle ore 18.30 si terrà un tavola rotonda dal tema: Informazione di ieri, informazione di oggi”. Sono previste testimonianze dal mondo politico, civile, militare e religioso oltre alla partecipazione dei vertici del giornalismo regionale e dei giornalisti anziani che per tanti anni hanno lavorato a fianco di Emanuele Fonte. “Il nostro intento, spiegano le figlie Rosalba e Francesca, è quello di tenere viva la memoria di nostro padre, che, attraverso il suo umile lavoro, era capace di raccontare le storie degli ultimi e dei potenti con grande rigore giornalistico”. “Durante la tavola rotonda, dice Ivan Scinardo, segretario provinciale dell’Associazione siciliana della stampa, verrà condivisa con i familiari e i colleghi, anziani e giovani, iscritti all’Ordine dei giornalisti, l’idea di realizzare, con cadenza annuale, un premio giornalistico intitolato proprio a Emanuele Fonte. Al dibattito inviteremo le istituzioni e li sensibilizzeremo verso le complesse e articolate tematiche legate al mondo dell’informazione. La provincia di Enna infatti è una delle poche in Sicilia a non avere una redazione giornalistica, sede dei principali quotidiani e testate televisive. Nell’assemblea dello scorso mese di dicembre i giornalisti della provincia si erano espressi favorevolmente per dedicare la sala stampa, il cui impegno di consegna dei locali era stato assunto pubblicamente dal presidente della provincia regionale Pippo Monaco, proprio al giornalista ennese Emanuele Fonte. In sua memoria, sabato 30 maggio alle 18.30 alla sala Cerere si terrà un concerto, per pianoforte, clarinetto e flauto. Si esibiranno: Patrizia Ajosa, Arcangelo Di Vita, Rosalba Fonte, Pina Guarnirei, Giusi Tumminaro, Grazia Zaffuto.
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Una vita per Enna
Amore e passione di Emanuele Fonte giornalista
Dedicato a un piccolo grande uomo; un cronista d’altri tempi; un giornalista attaccato in modo quasi spasmodico al suo lavoro; una persona gelosa dei suoi tre simboli: la macchina per scrivere, la sigaretta e l’automobile; «’U zè Manueli» di tutti.
Emanuele ci ha lasciati, eppure la sua presenza è ancora forte e tangibile non solo all’interno della mia famiglia, che è ancora sgomenta per la sua morte improvvisa, ma anche, ne sono certa, nel cuore degli ennesi che lo avevano conosciuto e per questo lo stimavano e rispettavano. In questi mesi appena trascorsi, ho potuto constatare quanto il caro e indimenticato papa Emanuele fosse amato dalla gente: tante le manifestazioni di affetto, tante le telefonate di rammarico da tutti coloro che lo conoscevano e lo apprezzavano, tanti i gustosi aneddoti raccontati dagli amici più cari e qualche volta sconosciuti anche a noi famigliari; non era solo il suo indefesso e smisurato attaccamento al lavoro che lo rendeva vicino a tutti, no, c’era qualcosa di più, quel ‘Quid’ che solo alcuni uomini hanno per dono di natura: la passione anzi «l’adorazione» per il suo lavoro, la disponibilità assoluta verso tutti, il rispetto nei confronti di quanti lo avvicinavano, la correttezza e l’onestà professionali che gli impedivano di pubblicare una benché minima notizia senza averla prima verificata di persona, la scrupolosità e il puntiglio con cui elaborava i suoi pezzi, rigorosamente scritti a macchina con la sua vecchia e cara Lettera 23 nelle storielle ‘veline’.
Tanti sinceri e accorati ricordi sono apparsi sui giornali nei giorni seguenti alla sua morte e da ogni articolo traspariva compianto autentico per questo “Umile cronista di provincia”, come è stato detto, che ogni mattina, nonostante i suoi quasi ottantaquattro anni, instancabilmente con il sole o con la pioggia, a bordo della sua inseparabile compagna di avventure, la famosa 128 bianca, si procurava le notizie facendo il giro di ospedale, Questura, Tribunale, Comune e quant’altro.
La cittadinanza leggeva il giorno seguente il resoconto fedele e minuzioso di quanto era accaduto il giorno prima ad Enna, sia per ciò che riguardava la cronaca bianca che quella nera, la politica, le notizie giudiziarie… Era solito dire: “Ho visto più morti ammazzati io che il medico legale del locale ospedale”.
Tanti hanno affermato che aveva un carattere burbero,
Emanuele Fonte aveva un grande sogno irrealizzato: che almeno una delle fìglie continuasse il lavoro e ne ereditasse il suo enorme bagaglio di conoscenze ed esperienze. Purtroppo questo suo desiderio non si è avverato, ma c’è da dire che come Emanuele Fonte ce n’era solo uno: sé stesso e nessuno avrebbe potuto eguagliarlo.
Con questo parole ho voluto ricordare l’aspetto pubblico e professionale di ‘zio Emanuele’ e cercare di spiegare perché la sua presenza è ancora viva e forte in quanti lo conoscevano; l’aspetto intimo, privato e personale rimane e rimarrà sempre nel mio cuore. La sua amata famiglia: la moglie Cesarina e le fìglie, Francesca e Rosalba, insieme al lavoro per il giornale ‘La Sicilia’, erano la sua grande ed incommensurabile passione.