Sicilia. Antimafia: premio legalità 2009

PALERMO – Il vicepresidente della Regione siciliana, Titti Bufardeci, ha ricevuto questa mattina a Palermo il Trofeo della Legalità. Il riconoscimento è stato consegnato al vicepresidente da Emilia Catalano, madre di Agostino, capo scorta del giudice Paolo Borsellino. La cerimonia si è svolta al Teatro Politeama di Palermo,a conclusione di un ciclo di seminari sulla legalità e la lotta alla mafia, organizzati dal centro studi “Parlamento della Legalità”.
“Sono commosso per avere ricevuto questo riconoscimento dalle mani di Emilia Catalano – dice Bufardeci – il suo impegno, in questi diciassette anni trascorsi dalla strage di Via D’Amelio, è un esempio. E’ da quel terribile giorno che Emilia Catalano dedica la sua vita andando nelle scuole a parlare ai giovani. Da quel lontano 19 luglio 1992, quando suo figlio fu massacrato dalla mafia insieme al giudice palermitano e agli altri giovani poliziotti, questa madre coraggio non ha mai smesso di parlare di amore, pace e legalità. Ognuno di noi, a maggior ragione se impegnato nell’amministrazione della cosa pubblica, deve condividere e diffondere il grido lanciato da Emilia Catalano: mafiosi arrendetevi”.
“Il mio primo atto da assessore regionale – conclude – è stato quello di intitolare a Paolo Borsellino la sala stampa dell’assessorato regionale al Turismo. E’ stato un atto simbolico e dedicato a tutti coloro che hanno immolato la loro vita per il riscatto della Sicilia. L’esempio di Emilia Catalano è un valore per tutti noi e impegna le istituzioni pubbliche nel difficile percorso per la legalità”.

Piero Messina