Enna: L’Assessore Ilaria Di Simone ed il Consigliere provinciale Sutera sul problema rifiuti

Enna. La degenerazione della politica e il basso livello che questa ha raggiunto, li dimostrano i continui attacchi, sempre più spesso strumentali, al Presidente della Provincia, alla sua Giunta, agli scriventi ed in particolare all’assessore Di Simone. Evidentemente, il nostro trascorso, la nostra esperienza vissuta in questi anni di battaglie per affermare solo un diritto, quello di un’azione amministrativa improntata alla legittimità ed equità, a “qualcuno” pesa troppo. Al punto che si arriva a tentare di passare per vittime di “follia istituzionale”, dopo i danni prodotti alla società, ai cittadini, ai lavoratori, con una politica, che negli anni ha solo impoverito il territorio. Dopo anni di mancanza di programmazione, di politiche clientelari, che sono sotto gli occhi di tutti, vedi One – call, ATO rifiuti ed altro, oggi si strumentalizza un atto che per chiarezza ai lettori, va spiegato nella sua genesi politica e giuridica.
Tutto inizia nel lontano 2006: non vengono versate le quote del tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene ambientale, sulle somme incassate per la TIA dall’ATO rifiuti, per il periodo 01/08/2006al 31/12/2006, pari a € 145.040,83. Risultati vani i tentativi di recuperare tali somme, illegittimamente trattenute, la Giunta Provinciale, presieduta dall’allora Presidente della Provincia Cataldo Salerno, con delibera n. 141 del 09.11.2007, deliberava di autorizzare il Presidente pro- tempore a ricorrere per il recupero delle somme indebitamente trattenute dall’A.T.O., per la gestione integrata dei rifiuti pari a € 145.040,83, relativi alla TIA 01/08/2006al 31/12/2006. Veniva conferita procura al legale dell’Ente.
Seguivano gli atti legali per il recupero della somma, secondo procedure di legge, iter iniziato e portato avanti dalla precedente Amministrazione, anche per i continui solleciti da parte della Corte dei Conti, che chiedeva notizie circa il recupero delle somme .
Qualcuno, pur comprendendo, per ovvie ragioni professionali, non può disconoscere il significato e l’iter legale di una procedura per il recupero coatto di somme di un ente pubblico, indebitamente trattenute da altri, mistifica il significato di tali atti, che sono avvenuti normalmente, perché trattasi del normale svolgimento di attività amministrative, delle quali rispondono direttamente le Funzioni competenti. Dunque a prescindere dall’opportunità politica di un tale atto, con tali modalità, con tali criteri ed in questo preciso momento, di cui si può solo discutere, e di cui verrà richiesta precisa relazione alle competenti Funzioni, circa modi e tempi e Soggetti interessati, anche del mancato raccordo con l’Amministrazione provinciale, nulla si può eccepire sotto il profilo giuridico.
Per cui è necessario che autorevoli Rappresentanti istituzionali, prima di lasciarsi andare in affermazioni, di cui si sta valutando l’opportunità di approfondimenti nelle opportune sedi, si informino dei fatti, evitando slogan populistici, al fine di offuscare o, peggio, occultare le reali responsabilità nei confronti dei cittadini.
Il problema dei rifiuti, chissà perché, fa saltare i nervi a tutti !!!!!

L’ Assessore Ilaria Di Simone ed il Consigliere Provinciale Michele Sutera