Il 28 dicembre a Catenanuova cittadinanza onoraria all’astronauta Luca Salvo Parmitano
Catenanuova - 25/10/2013
Peternese per nascita, catenanuovese per matrice, catanese per studi ed infine cittadino del mondo scientifico per scelta di vita che gli ha consentito di superare l’atmosfera per arrivare al cielo, a bordo della Soyuz, a 400 km di altezza, questo, in sintesi, è il maggiore dell’aeronatica militare Luca Salvo Parmitano, primo astronauta siciliano a volare e passeggiare nello spazio. Partito il 29 maggio si prevede il ritorno l’11 di novembre. ”Per lui – racconta la zia catenanuovese Nunzia Di Benedetto – questi cinque mesi sono volati via serenamente e con la sensazione di aver dato troppo poco alla scienza, e che vorrebbe stare ancora lassù fra le stelle a vivere quest’avventura meravigliosa”. Per noi catenanuovesi, Luca Parmitano – figlio della docente di Catenanuova Cettina Di Benedetto, oramai è diventato la sintesi di riferimento di una italianità spesso in discussione, ma sempre preponderante, dove i 7/10 della realizzazione del blocco della ISS, sono di matrice italiana, così come l’immenso corredo di fotografie e di commenti di Luca su mille e mille panoramiche passate sotto i suoi occhi che sono anche diventati i nostri occhi sul mondo. C’è un clima d’attesa festoso per quest’uomo che ha vissuto una parte dell’infanzia a Catenanuova ed ecco che in questi giorni c’è la mobilitazione generale per rendergli merito con un’accoglienza che culminerà con il conferimento della cittadinanza onoraria, nella data concordata del 28 dicembre 2013. Nell’incontro di ieri sera, il sindaco Biondi e il presidente del consiglio Prospero Castiglione, l’ass. Laura Colica, hanno affidato proprio a Nunzia Di Benedetto, la zia di Luca, il ruolo di coordinatrice, per dare il via alla fase propedeutica, coinvolgendo la scuola, rappresentata dal dirigente Agata Rainieri e tutte le associazioni locali per iniziare il percorso organizzativo. La manistazione avrà luogo presso l’auditorium di via Caduti in guerra. Molte iniziative, forse anche un concerto natalizio in suo onore e la presenza di esponenti istituzionali di rilievo, provinciali e regionali, per fissare nella storia la figura di quest’uomo che sicuramente avrà molto da raccontare a questa generazione ed a quelle che verranno, su ciò che l’uomo può riuscire a dare, nell’interesse della scienza.
Carmelo Di Marco