Assoro: festa della Madonna degli Angeli e degli stendardi
Assoro - 15/08/2013
Assoro. Una settimana piena di eventi inaugura la ricorrenza religiosa più attesa di tutta l’estate dalla comunità assorina. Giunti al 154° anno di festeggiamenti a Maria SS. degli Angeli la confraternita, anche quest’ anno, si prepara alla terza domenica di agosto con la stessa fede ardente e la stessa unione fraterna che da sempre la contraddistingue. Alla Chiesa Maria SS. degli Angeli e all’ ex convento ad essa adiacente si attende l’uscita del fercolo del 18 agosto e il cammino in processione della comunità devota nelle antiche strade di Assoro. Sin dal Medioevo tutta la società si aggregava nell’ ambito delle confraternite (dal latino frater = fratello, confratello, fraternità) che andarono a sostituire le vecchie corporazioni romane. Ogni chiesa aveva la sua confraternita (o “fratellanza”) che si adoperava per l’esercizio di opere di pietà e di carità a sostegno dei bisogni primari del popolo assorino, oltre alle consuete funzioni religiose. Ciascuna delle confraternite era identificata e riconosciuta da un vessillo o gonfalone attaccato ad un’asta. Si tratta del simbolo materiale della chiesa e della sua confraternita, era costituito da un drappo di forma pressoché triangolare di seta, cotone o velluto ricamato o dipinto e spesso listato e frangiato, fissato da tutta la sua lunghezza a un pennone sostenuto da una grossa asta verticale: il suo prende il nome, più conosciuto, di “stendardo”. La storia degli stendardi di Assoro è molto affascinante e suggestiva. Nell’antichità gli stendardi più importanti erano: lo stendardo della chiesa di S. Caterina di colore giallo-oro come la bandiera del papa che incarnava Gesù in terra e con la scritta in latino di “in nome di Gesù ogni ginocchia si piega”, in origine tale vessillo riconosceva i nobili di Assoro che appartenevano alla confraternita del SS. Nome di Gesù; lo stendardo della chiesa del Carmine di colore cenerino con decorazioni oro; lo stendardo della chiesa della Misericordia di colore celeste con la scritta in latino di “gloriosi stendardi simbolo di patria e di fede”; lo stendardo della chiesa dello Spirito Santo di colore rosso; lo stendardo della chiesa Maria SS. degli Angeli di colore verde; i francescani si riconoscono in uno stendardo color marrone caffè; la chiesa in via Borgo (1397) aveva la confraternita dei pellegrini di S. Rocco (cd. Pillirini ) con uno stendardo color azzurro adornato di bianche conchiglie tipo vieira. Oggi la storia culturale e religiosa di Assoro ci ha lasciato in eredità questa inedita tradizione degli stendardi che non va perduta ma avvalorata e reinventata per darle nuova vita. In occasione di molte ricorrenze religiose gli stendardi sono portati in processione e fatti esibire dai “stendardieri” che hanno grandi abilità nel giostrarli e manovrarli nonostante l’altezza di circa 6 metri e il peso di circa 30-40 kg. Ammirevole è lo sforzo e l’impegno dei più piccoli che si accingono a diventare dei stendardieri: bambini dai 4-5 anni giostrano, invece, gli stendardi dalle piccole dimensioni (cd. stinnardiddi) creati ad arte dalle famiglie e tramandati tra i ragazzi fino a quando siano pronti a “purtari u stinnardu ranni”. La tradizione degli stendardi, dal notevole valore sia religioso che folcloristico, si presta, assieme alla tradizione solennemente religiosa della Madonna degli Angeli, a diventare una festa in cui fede, storia e cultura si stringono in un connubio di spiritualità e festosità.
Marinella Calandra