Enna, sempre più ambulanti abusivi
Enna-Cronaca - 31/12/2007
Enna. Varato il piano commerciale del 2008 da parte dell’amministrazione comunale con la collaborazione delle associazioni di categoria, è rimasto insoluto il problema dei venditori ambulanti abusivi, che sono tanti specie nella zona del centro storico e lungo viale Diaz, via IV Novembre e piazza Europa. Gli operatori commerciali da anni protestano per questa situazione insostenibile, ci sono state delle promesse e degli impegni mai concretizzati da parte dell’assessorato alle attività produttive e da parte del comando dei vigili urbani, sino a questo momento di atti concreti non ce ne sono stati, come se la volontà politica ed amministrativa ritiene che sia giusta la presenza di questi ambulanti abusivi, molti dei quali provengono da altri comuni e da altre province.
“Abbiamo protestato tanto, ci sono state delle promesse ma sino a questo momento non è stato fatto niente – hanno dichiarato alcuni titolari di esercizi commerciali di via IV Novembre – Due esercizi commerciali di via Libertà hanno dovuto chiudere l’attività perché la concorrenza degli abusivi è stata spietata. Noi paghiamo le tasse, gli altri no, eppure non si muove foglia”.
Le proteste degli operatori commerciali sono arrivate sino in Prefettura, ci sono stati dei servizi da parte dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, mentre poco efficiente il servizio da parte dei vigili urbani. Mesi fa la scusa era che c’erano pochi vigili urbani, che erano destinati al controllo della viabilità, mentre ora il discorso è totalmente diverso perché i vigili urbani ci sono, e sono tanti, e un paio di vigili potrebbero essere destinati all’attività amministrativa ed al controllo dei venditori ambulanti per vedere se sono in possesso di licenza, se veramente sono ambulanti visto che alcuni hanno occupato dei suoli, che non lasciano mai, se vengono mantenute le condizioni igienico-sanitarie dei loro prodotti, se effettivamente questi prodotti vanno dal produttore al consumatore e se sono anche prodotti di qualità. Tutte queste sono operazioni che non sono state mai fatte, nonostante le proteste di operatori commerciali e di consumatori.