Valguarnera accuse di intimidazione denunciate da Consigliere comunale nei confronti del sindaco Leanza
Valguarnera - 23/04/2013
Valguarnera. Gravi accuse di intimidazione denunciate dal capogruppo di Voce democratica Giuseppe Interlicchia, nei confronti del sindaco Leanza, accadute durante una fase del consiglio comunale dell’altra sera. In quel momento si stava parlando di buoni-libro dopo di che la situazione sarebbe degenerata. Che ci fosse della ruggine tra i due e che i rapporti tra consiglio e sindaco non fossero idilliaci è un dato di fatto. Interlicchia ed altri tre consiglieri erano stati eletti nella lista dell’attuale sindaco, ma dopo un anno e mezzo per divergenze politiche con la maggioranza si erano collocati all’opposizione. “Ho lasciato passare qualche giorno –afferma Interlicchia in una nota- per riflettere con lucidità sull’episodio vergognoso e censurabile. Dalla discussione sul diritto allo studio, siamo passati alle intimidazioni e alle tentate aggressioni. La ciliegina sulla torta –racconta- è stata poi l’irruzione, nella saletta riservata ai consiglieri, di “altri”, a supporto del sindaco, con scene raccapriccianti e minacce, in assenza delle forze dell’ordine. Mentre alcuni consiglieri erano nella sala riunione- ribatte- si è sentito il sindaco inveire verso noi definendoci “mafiosi”, tali comportamenti li ritengo fortemente lesivi della dignità personale.” Ma a distanza di qualche giorno ancora non riesce a rassegnarsi: “Ho provato –rimarca- il forte impulso di denunciare l’accaduto non a mezzo stampa ma a chi di dovere, ritengo invece che non sia saggio trasformare un colpevole in vittima e non voglio perseguire nessuno, mi auguro che finirà tutto con questa nota. La replica del sindaco Leanza: “Ho apprezzato gli interventi dei consiglieri Trovato, Scozzarella e Speranza, che pur stigmatizzando l’episodio, hanno chiesto a tutti di utilizzare un atteggiamento più consono e rispettoso dei rispettivi ruoli. Non vi è stata- ribadisce- alcuna aggressione né intimidazione perché questo si, sarebbe un comportamento di tipo mafioso e le persone coinvolte nella discussione per storia personale e familiare non possono essere tacciati come aggressori e intimidatori. Da parte mia la vicenda è chiusa”.
Rino Caltagirone