Antonio Giuliana, coordinatore Sel Enna: successo delle primarie pone riparo a porcellum
Enna-Politica - 03/01/2013
Enna. “Vorrei un attimo fare qualche semplice considerazione sulle primarie dl PD e di SEL svoltesi qualche giorno fa” così esordisce Antonio Giuliana, coordinatore SEL Enna, che continua: “La prima considerazione è che con le primarie si è voluto mettere un riparo, certo ancora perfezionabile, al porcellum,una legge elettorale che non si è volutamente cambiare da parte del governo precedente, per garantire i soliti noti e mettere in lista gente che a volte, non ha alcun legame con il territorio. La seconda considerazione è che mentre PD e SEL fanno le primarie, gli altri partiti, di centro, di destra e di centro destra,scelgono il loro candidati nelle segrete stanze, e non ultimo, quello che emerge e che fa più piacere, e che queste primarie hanno determinato il successo di un numero considerevole di giovani e di donne, specie nel nord del paese. Dato questo, che mette un argine alla tendenza gerontocratica del nostro sistema politico, e che rappresenta una speranza per un effettivo ricambio gerenazionale della classe dirigente. Per quanto riguarda SEL buona l’affluenza in considerazione che il nostro è un partito giovane ed ancora poco strutturato nel territorio. Anche in provincia abbiamo allestito, nonostante le difficoltà organizzative, due seggi, uno per la zona sud ad Enna ed uno a Regalbuto per la zona nord, dando il nostro contributo, anche se minimo, al progetto di democrazia e di rinnovamento che anima il centro sinistra che si propone al governo del paese. Adesso ci aspetta la partita più importante, quella delle elezioni di febbraio, elezioni queste che potranno determinare una svolta per il nostro paese, una svolta che ridia dignità al lavoro, alle giovani generazioni vittime di un precariato divenuto ormai normalità, una svolta che dia respiro a milioni di italiani, lavoratori, pensionati, imprenditori, commercianti, che vivono un grave momento di difficoltà da cui non si esce con la ricetta Monti o con le politiche liberiste del centro destra”.