Sparatoria Regalbuto: Cronaca di un omicidio annunciato
Enna-Cronaca - 10/05/2007
Regalbuto 10/05/07 – Quella di ieri era una tipica serata di primavera in piena campagna elettorale per le elezioni amministrative a Regalbuto. I toni della campagna sono accesi e la gente quindi segue con attenzione i comizi elettorali. Per la serata di ieri era previsto un comizio della lista “Regalbuto al Centro”. La gente che affollava il centro non avrebbe mai immaginato di assistere ad un fatto di cronaca così grave e che ha tenuto un intero paese con il fiato sospeso fino a notte. Il Bar Plaza, situato sulla piazzetta all’angolo di Piazza della Repubblica, è stato soprannominato da tempo il “Bar Stranamore”, proprio per la comparsa dei due proprietari nella nota trasmissione. Le vicende amorose dei due erano note da tempo, visto che Pietro Arena, 48 anni originario di Agira, aveva più volte minacciato la ex convivente Adele Sanfilippo, 47 anni originaria della provincia di Catania, tanto da aver ricevuto una condanna a tre anni di reclusione per le minacce e i maltrattamenti ricevuti dalla ex convivente. L’uomo aveva tentato di investire la ex compagna e aveva diffuso tramite internet e telefono cellulare un filmato che ritraeva la donna durante un rapporto sessuale con una terza persona. Adele Sanfilippo da tempo lamentava la gravità della situazione con il suo ex convivente, soprattutto dopo lo sconto della pena ricevuto da Arena con l’indulto, che gli aveva permesso di poter nuovamente avvicinare la donna, dopo un breve periodo di interdizione. Dopo le burrascose vicende amorose, da più di un anno Adele Sanfilippo tentava di rifarsi una vita. Viveva infatti con Antonio Allegra, regalbutese di 47 anni. La loro relazione non era mai stata accettata da Pietro Arena, che più volte aveva minacciato di morte l’attuale compagno della Sanfilippo. Erano le 20 e 40 quando si sono uditi due colpi di pistola e delle grida provenienti dal Bar Plaza. Antonino Allegra ha avuto il tempo di percorrere circa venti metri di corsa dal luogo dell’agguato per poi accasciarsi e spirare qualche minuto dopo nonostante l’arrivo tempestivo di medici che si trovavano sul luogo. Pietro Arena ha poi trascinato la moglie fuori dal bar per i capelli puntandogli una pistola alla tempia e invitando tutti ad allontanarsi. La gente presa dal panico ha subito lasciato la zona in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Sono giunti sul posto i volontari del 118, ma non hanno potuto che constatare il decesso della vittima senza poter recare alcun soccorso. Mentre l’uomo barricato nel bar con la donna minacciava di ucciderla, sono giunte sul posto le Forze dell’Ordine, che hanno isolato la zona, allontanando i numerosi curiosi, e hanno circondato il bar. Nonostante i conoscenti dell’Arma dei Carabinieri di Regalbuto abbiano tentato più volte di far ragionare l’uomo, si è sempre rifiutato di trattare. I regalbutesi intanto attoniti per l’accaduto affollavano ancora le vie adiacenti al luogo del delitto, mentre i familiari della vittima sopraggiungevano sul posto, naturalmente scossi dal dolore improvviso.
MCR