Fillea Enna sull’aeroporto dimenticato
* Enti-Associazioni-Sindacati - 30/08/2012
“Ancora una volta si è persa o si sta perdendo un’opportunità di sviluppo per la Sicilia, ancora una volta sono stati abbandonati al proprio destino i cittadini di questa terra”: è quanto ha dichiarato il Segretario Generale della Fillea Cgil di Enna Alfredo Schilirò (nella foto), dopo aver appreso la notizia sulla possibile rinuncia da parte dei cinesi alla costruzione dell’aeroporto intercontinentale tra il territorio di Centuripe e Catenanuova.
E’ sconcertante e deprimente apprendere, per l’ennesima volta, che una infrastruttura che metterebbe in comunicazione la Sicilia con il resto del mondo, non verrà realizzata e magari la stessa opera verrà costruita in Spagna o in Croazia.
In questo momento di crisi occupazionale – aggiunge Schilirò – in cui non si riescono a trovare vie d’uscita, in cui gli operai edili sono costretti ad emigrare cercando un futuro migliore non si sa dove, in cui una miriade di ditte edili chiudono i battenti – è particolarmente paradossale assistere alla perdita di un grosso finanziamento privato (circa 300 milioni di Euro) che potrebbe rappresentare l’uscita dal tunnel per gran parte del territorio siciliano, nel silenzio generale. L’aeroporto potrebbe rappresentare la fine dell’arretratezza per il nostro territorio: la costruzione di questa importante infrastruttura significherebbe una grossa boccata d’ossigeno per il mondo delle costruzioni e per tutto l’indotto , creerebbe occupazione per diverse migliaia di operatori del settore, ma una volta realizzata l’opera consentirebbe di mettere in comunicazione la Sicilia con il resto del mondo in particolare con il continente asiatico . Ritengo, aggiunge il responsabile del Sindacato degli edili della Cgil di Enna,che dovremo mettere in campo tutte le forze e mettere in sinergia l’Università, le istituzioni, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei costruttori, per recuperare il tempo perduto e convincere gli investitori cinesi a finanziare l’opera.
Enna è l’unica provincia siciliana a non avere sbocchi sul mare, che tuttavia è raggiungibile in tempi relativamente brevi percorrendo l’autostrada Palermo-Catania. Se si esclude il tratto autostradale, le vie di comunicazione restano le strade statali e provinciali divelte, piene di buche e disastrate e i 60 chilometri di linea ferroviaria. Nel suo insieme la dotazione infrastrutturale locale è tra le peggiori d’Italia e tale da relegare Enna nei bassifondi della classifica delle 103 province italiane. La situazione più deficitaria si rileva nell’ambito della dotazione aeroportuale: la provincia di Enna non possiede un aeroporto nell’area provinciale. Le stesse carenze strutturali possono essere riscontrate nella dotazione ferroviaria caratterizzata totalmente dalla presenza del binario semplice con conseguenti limiti anche sotto l’aspetto funzionale. La scarsa dotazione infrastrutturale rappresenta uno dei fattori di maggiore svantaggio competitivo del territorio con conseguenti problematiche relazionali di accessibilità ai mercati da parte dell’economia locale.
Come tutti sappiamo, la Sicilia è ricca di beni archeologici e paesaggistici e la provincia di Enna si inserisce perfettamente in questo quadro di bellezze come la Venere di Morgantina, la Villa Romana di Piazza Armerina, i bellissimi centri storici di Nicosia e di Troina per non parlare delle bellezze archeologiche di Centuripe. Ritengo – aggiunge Schilirò – che questi beni possono e devono rappresentare il volano di sviluppo per questo territorio, penso che i cinesi sarebbero lieti di venire a visitare le nostre bellezze, desidererebbero rilassarsi presso le spiagge siciliane e penso che sarebbero interessati a gustare ed apprezzare le gustosissime pesche di Leonforte, il Piacentino ennese e il profumato olio di Barrafranca. Tutto ciò si può realizzare con una adeguata rete infrastrutturale della provincia di Enna e con la realizzazione dell’aeroporto intercontinentale.
comunicato stampa